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Dalla Giunta: ancora 153 profughi nordafricani in Alto Adige
Durante l'ultimo anno anche l'Alto Adige ha dovuto fare i conti con le ondate di profughi in arrivo dal Nord Africa, in maniera particolare da Tunisia e Libia. La questione è stata gestita a livello centrale, e ad ogni Regione è stato "assegnato" un numero di profughi pari al rapporto tra popolazione locale e popolazione nazionale (0,9% per l'Alto Adige).
"In totale sono arrivati 201 profughi - ha spiegato Luis Durnwalder - di questi 48 hanno già lasciato il nostro territorio, mentre 153 sono ancora ospitati dalle diverse strutture che abbiamo messo a disposizione". Presso la caserma "Gorio" di Bolzano sono in 71, altri 37 sono ospitati da Casa Arnika di Merano, 21 dalla Casa del giovane lavoratore di Bolzano, 4 dal Servizio di prima accoglienza di Bolzano (ex Saetta) mentre altri 20 profughi hanno trovato posto a Vandoies.
"Oltre ad adeguare e mettere a disposizione le strutture - ha aggiunto il presidente della Giunta provinciale - abbiamo organizzato corsi di lingua e di formazione. Sino ad ora la Provincia di Bolzano ha speso circa 2,1 milioni di euro, che ci devono essere rimborsati dallo Stato: i primi 1,2 milioni sono già stati liquidati, attendiamo da Roma gli ultimi 900mila euro".
Durnwalder ha inoltre sottolineato che la questione profughi non è probabilmente destinata ad esaurirsi: "Ci attendiamo delle nuove ondate di immigrati - ha spiegato - provenienti non solo dal Nord Africa, ma soprattutto dalla Siria, dove la situazione risulta particolarmente grave".