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Berger a colloquio con il Bundesrat austriaco su autonomia e tagli di spesa
"Ho ribadito al presidente Keuschnigg - ha spiegato Berger - che il governo nazionale non rispetta alcune prerogative dell'Autonomia altoatesina, a partire dall'Accordo di Milano. Una situazione che anche a Vienna viene ritenuta poco comprensibile". Da parte austriaca è arrivata l'assicurazione che la questione altoatesina verrà costantemente monitorata. "Al momento - ha però aggiunto il vicepresidente Hans Berger - la situazione non è tale da chiedere l'intervento della potenza tutrice. Quella economica è una questione tutta interna al rapporto tra Bolzano e Roma, e solo se l'Autonomia venisse davvero messa in dubbio sarebbe necessario rivolgerci al governo austriaco".
Durante l'incontro è stato poi affrontato il tema della toponomastica, con Berger che ha ribadito la linea della Giunta provinciale sottolineando che "l'obiettivo è quello di dare ufficialità ai nomi realmente in uso tra la popolazione". In chiusura, infine, spazio alla collaborazione transfrontaliera, con particolare attenzione al GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, e alla politica agraria. "Il lavoro di lobbying portato avanti in maniera congiunta a Bruxelles sta producendo ottimi risultati - ha concluso Hans Berger - e credo che possa essere preso come esempio virtuoso di ciò che si può fare unendo le forze".