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Dalla Giunta: società provinciali, dismissioni e accorpamenti
Il riordino e l'accorpamento di società provinciali non è un'operazione che si può concludere da un giorno all'altro, e dunque la Giunta provinciale ha deciso di dare il via ad un piano d'azione a medio-lungo termine. "Serviranno ancora alcune sedute per arrivare ad una soluzione definitiva - ha spiegato Durnwalder - ma la cosa certa è che i cambiamenti saranno sostanziali". Il presidente altoatesino ha confermato che la Provincia abbandonerà le partecipazioni in alcune società, e in parte l'ha già fatto, che considera poco interessanti dal punto di vista strategico. "Siamo già usciti dalla società che si occupa del finanziamento del tunnel del Brennero - ha spiegato Luis Durnwalder - dall'Hotel Terme di Merano e dalla Sadrobre, e abbiamo già venduto un pacchetto azionario della Brennercom".
E questa, secondo ciò che ha annunciato il presidente dell'esecutivo durante la tradizionale conferenza stampa del lunedì, sarà la linea da seguire anche nell'immediato futuro: "Stiamo valutando - ha sottolineato - la vendita delle restanti quote provinciali di Brennercom, così come l'uscita da Interbrennero, Magazzini Generali e Mediocredito. Per quanto riguarda quest'ultima situazione, ci muoveremo in accordo con la Provincia di Trento".
Ma la riorganizzazione delle società provinciali non prevede solo dismissioni: l'altra parola d'ordine sarà accorpamento. "Si punterà sulle fusioni di società che operano in settori simili - ha spiegato Durnwalder - con l'obiettivo di coordinare meglio le attività e di ridurre i costi sia del personale che dei consigli di amministrazione". Come esempio, il presidente della Giunta provinciale ha citato il progetto di fusione tra la LUB e la "Claudiana", con la possibilità di far rientrare sotto lo stesso tetto anche il TIS. "Un'altra ipotesi - ha aggiunto Durnwalder - prevede invece la nascita di una holding fra TIS, BLS, EOS e Alto Adige Marketing. Per quest'ultima società, però, c'è da tenere conto dei partner privati, mentre per EOS il potere di decisione non è della Provincia, che finanzia gran parte dell'attività, ma della Camera di Commercio".
Spostandosi a Merano, il piano d'azione prevede la fusione tra le società che gestiscono Terme e Kurhaus, nel settore della mobilità si pensa ad unire in una sola società STA e SBA, che attualmente gestiscono in maniera separata le infrastrutture ferroviarie presenti sul territorio, mentre in campo agricolo si va verso una fusione fra il Centro di sperimentazione Laimburg e l'Azienda speciale Foreste e demanio.