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Theiner sulle strutture residenziali: vincoli e obblighi precisi
"Tutte le strutture sono sottoposte alla vigilanza della Provincia riguardo ai criteri di accreditamento e alle norme sulla sicurezza antincendio. Ai controlli dell'Azienda sanitaria sul rispetto delle norme sull'igiene pubblica si affiancano inoltre quelli dei NAS dei Carabinieri. Queste attività di vigilanza implicano che durante l'anno ogni struttura accreditata è sottoposta a diverse visite di controllo senza precedente preavviso", sottolinea l'assessore Theiner. In aggiunta, negli ultimi anni la maggioranza delle strutture assistenziali altoatesine ha introdotto sistemi di controllo interno e di sviluppo della qualità che garantiscono standard adeguati.
Trattandosi di strutture sociosanitarie che accompagnano persone malate, bisognose di assistenza e spesso affette da demenza, osserva l'assessore Theiner, va fatta una chiara distinzione tra le diverse situazioni che possono verificarsi in strutture di questo tipo, come ad esempio problemi comportamentali degli ospiti con demenza. Vanno invece assolutamente condannate le situazioni derivanti da gravi mancanze della struttura, in particolare su sicurezza e igiene.
Oltre a queste strutture assistenziali per anziani accreditate, in Alto Adige sono presenti anche alcune strutture private che operano senza accreditamento della Provincia non considerandosi strutture residenziali per anziani ma "comunità alloggio". "Ma poiché di fatto l'attività di queste strutture private corrisponde a quella di una casa di riposo, negli ultimi anni la Provincia ha condotto controlli ripetuti e sistematici su tali situazioni, provvedendo agli interventi e alle segnalazioni del caso", ricorda Theiner. In un caso è stato necessario aprire un procedimento giudiziario al fine di imporre il rispetto delle norme previste.
"L'Alto Adige vanta un alto livello di qualità nell'assistenza e il suo sistema di controllo è una rete a maglie strette", ribadisce l'assessore Theiner. Se si verificano singoli casi di cattiva assistenza, "è giusto denunciarli e altrettanto doveroso, soprattutto, intervenire con fermezza per eliminarli", conclude Theiner.