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Dalla Giunta: non imputabili alla Provincia i tagli dei finanziamenti ad alcuni Comuni
In merito alle critiche provenienti da alcuni Comuni sui tagli imposti dalla Provincia che metterebbero a rischio i servizi comunali, occorre precisare che le cose stanno in termini alquanto diversi da quanto sostenuto e ad essere chiamati in causa sono direttamente i Comuni e il loro accordo interno di ripartizione dei finanziamenti. Il presidente Durnwalder ha ricordato che "già con la Finanziaria 2011 - su richiesta dei Comuni stessi - è stato fissato per legge che il finanziamento ai Comuni deve essere pari al 13,5% delle entrate tributarie. A questo disposto la Provincia si è attenuta sia nel 2012 che nel 2013." Rispetto a questo dato, le novità intervenute riguardano da un lato le misure di contenimento della spesa decise dallo Stato per tutti gli enti pubblici (spending review, decreto Salva-Italia) e dall'altro i tributi comunali istituiti direttamente dallo Stato. "Tutto questo considerato, facendo un po' di calcoli si scopre che è la Provincia ad essere in credito rispetto ai Comuni. Basti pensare all'IMU, che ha avuto un maggior gettito rispetto all'ICI ben superiore a quello che si credeva inizialmente", aggiunge l'assessore provinciale alla finanze Roberto Bizzo.
E poi c'è la TARES: la Provincia è intervenuta subito per dare ai Comuni la libertà di istituire o non istituire questo tributo sui servizi indivisibili. E anche qui la Provincia è in credito, perché lo Stato tratterrà comunque dai tributi spettanti alla Provincia circa 10 milioni di euro che dovrebbero/potrebbero essere incassati dai Comuni a partire dal prossimo aprile. Riassumendo: "Nei rapporti Provincia-Comuni, la Giunta provinciale ha sempre dimostrato grande sensibilità e attenzione", ha sottolineato Durnwalder. Se proprio alcune partite finanziarie sono da rivedere, questa revisione sarebbe a favore della Provincia. Ciò che sta accadendo in comuni come Bolzano, Merano o Laives "è invece frutto dei nuovi criteri di ripartizione del finanziamento decisi all'interno dei Consorzio dei comuni circa un anno fa. Se i Comuni vogliono rivedere il loro accordo su tale sistema, pertanto, devono chiarirsi all'interno del Consorzio", ha concluso il Presidente della Giunta provinciale.