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Commemorate vittime di rappresaglia nazifascista del 1945 nello stabilimento Lancia
da sx: Accanto ai rappresentanti della direzione IVECO Bolzano, la deputata Luisa Gnecchi, il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, l'assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, ed il consigliere comunale Primo Schönsberg
Assieme alla direzione della IVECO, rappresentata dall'ing. Massimiliano Pappalardo, i fucilati della Lancia nella rappresaglia nazifascista sono stati ricordati con un breve momento di raccoglimento e con la deposizione di un mazzo di fiori davanti al cippo esistente nel piazzale dello stabilimento IVECO in via A.Volta a Bolzano sud, nella parte antistante l'area verde adiacente l'ingresso principale.
Gli avvenimenti sono stati oggetto di numerose ricerche ed approfondimenti, ma ad oggi vi sono ancora incertezze per quanto attiene la catena di comando tra Alleati e CLN Alto Adige che portò agli scontri armati con i nazisti in ritirata. A 68 anni di distanza, però, resta la certezza dei 38 caduti in combattimento o passati per le armi (partigiani, operai e civili) ricordati anche dalla lapide eretta in Via Siemens, sempre a Bolzano sud.