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Ripartizione Beni Culturali "memoria" dell'Alto Adige
Come ha sottolineato l'asessora Sabina Kasslatter Mur, la Ripartizione Beni culturali con i suoi tre uffici svolge appieno il compito di essere la "memoria" dell'Alto Adige". Per la Giunta provinciale l'agenda della tutela dei beni culturali costituisce un incarico dal punto di vista culturale, ma anche una sfida, come ha proseguito. Si tratta, infatti, di combinare l'interesse pubblico con quello del singolo e dei privati.
Un occhio particolare l'assessora lo ha per i cronisti di paese locali che registrano nel piccolo gli eventi della storia e facendo questo svolgono una speciale forma di cultura della memoria assicurando una tutela capillare dei monumenti.
Leo Andergassen, direttore Ripartizione Beni culturali, ha fatto presente la ripartizione , nonostante i mezzi finanziari ridotti, nel 2011 sia stata in grado di portare a termine un programma sorprendente. A tal proposito ha ricordato l'elevato numero di restauri nel settore dei Beni architettonici e artistici. Quale esempio di intervento ha citato soprattutto quello al Castello di Brunico ed alle rovine di Castel Rafenstein. Inoltre ha ricordato i 63 scavi archeologici con esiti interessanti, quale le fondamenta di un battistero paleocristiano a Terlano, e per l'Archivio provinciale l'acquisizione del Fondo Silvius Magnago.
Waltraud Kofler Engl per l'Ufficio Beni architettonici e artistici, Catrin Marzoli, per l'Ufficio Beni archeologici, e Christine Roilo per l'Archivio provinciale, hanno quindi illustrato nei dettagli alcuni interventi nei settori di competenza.