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Dal 14 dicembre in funzione Campi ARTVA per prevenzione valanghe
Si tratta di campi delimitati per l'addestramento ARTVA (con superficie 80 x 80 metri ad una quota compresa fra i 1.900 ed il 2.800 metri), all'interno dei quali poter simulare le dimensioni reali di una valanga, e di checkpoint, postazioni di controllo presso le quali verificare il corretto funzionamento della propria attrezzatura per facilitare i soccorsi. Uno degli strumenti più efficaci è l'ARTVA (Apparecchio di Ricerca dei Travolti in VAlanga), apparecchio che consente ai soccorritori di individuare e localizzare una persona travolta da una slavina. L'apparecchio di ricerca in valanga è comunemente noto anche come ARVA (Appareil de Recherche de Victimes en Avalanche, dal francese).
I gestori degli impianti di risalita hanno predisposto i campi grazie ai contribuiti messi a disposizione a tal fine dalla Provincia. Partner di progetto sono le associazioni alpine e le organizzazioni di soccorso alpino. In tal modo come sottolinea l'assessore Widmann diventano operativi anche in Alto Adige i campi che sono già realtà consolidate in altri Paesi dell'arco alpino.
Da sabato 14 dicembre saranno attivati i campi di addestramento ed i checkpoint nelle aree sciistiche di Ladurns, Pfelders, Plose e Solda, mentre sabato 21 dicembre entrerà in funzione il campo nell'area del Piz Sella.
Un intervento tempestivo, infatti, come ricorda l'assessore Widmann, può giungere anche dai compagni delle persone infortunate, che hanno possibilità di sopravvivenza entro i 15 minuti dall'evento di caduta valanga. A tal fine è necessario essere allenati nell'utilizzo delle apparecchiature ARTVA.