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Paesaggio e sviluppo del territorio: stop ai contributi e nuovi criteri
Già nel programma di legislatura è stato chiarito che la Giunta provinciale punta a sgravi fiscali per cittadini e imprese, mettendo in conto anche una revisione e un'eventuale riduzione dei contributi. Di conseguenza saranno rielaborati anche i criteri dei contributi relativi alla tutela del paesaggio e al fondo paesaggio (tradizionali recinti di legno, tetti di paglia e di scandole, muri a secco, piccoli monumenti culturali rurali ma anche progetti per conservazione e sviluppo della varietà naturali, protezione di flora e fauna, tutela degli insiemi). "Per tutte queste forme di contributi nei prossimi sei mesi vogliamo elaborare nuove direttive", annuncia l'assesore Theiner.
Nel frattempo, e in vista delle nuove linee guida, la Giunta provinciale ha deciso uno stop ai contributi in materia di tutela del paesaggio e sviluppo del territorio. "Nei prossimi sei mesi, quindi, non saranno accolte nuove domande ma cercheremo di evadere le pratiche già istruite dai protezionisti e dalla Ripartizione provinciale competente", spiega Theiner.
Lo stop ai contributi si rende necessario in quanto con la riduzione dei mezzi finanziari a disposizione nel 2014 non potrebbero essere liquidate in tempo tutte le domande, il che avrebbe a sua volta comportato un ulteriore allungamento dei tempi di attesa. Attualmente infatti vengono erogati i contributi relativi alle domande istruite nel 2012, il che significa che per le richieste successive il tempo di attesa è di almeno un anno e mezzo.