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Riforma del terzo settore, sussidiarietà e certezza del diritto
Il documento varato ieri dal governo provinciale non rappresenta la presa di posizione solamente dell'esecutivo guidato da Arno Kompatscher, ma quella di tutto il mondo del volontariato e dell'associazionismo altoatesino, che è stato direttamente coinvolto nell'eleborazione delle considerazioni sottoposte al governo nazionale. La Provincia di Bolzano, dunque, prende atto con soddisfazione della volontà di riformare il terzo settore, e si impegna a sostenere il percorso intrapreso fissando però alcuni paletti sottoforma di altrettante considerazioni.
A partire dal concetto generale di volontariato, che non deve riferirsi solamente al settore sociale, ma deve coinvolgere anche altri ambiti ad esso inerenti. Il punto centrale della presa di posizione altoatesina riguarda però il principio di sussidiarietà, "inteso come decentramento da parte dello Stato - si legge nel documento - affinchè i bisogni locali vengano gestiti dalle amministrazioni regionali e provinciali che meglio conoscono le realtà del territorio".
Oltre a chiedere maggiore semplificazione, trasparenza e unificazione, al fine di ridurre al minimo doppioni e carichi burocratici, la Provincia di Bolzano spinge per una completa realizzazione del principio della certezza del diritto. "I volontari - recita la presa di posizione - devono essere consapevoli delle conseguenze giuridiche delle loro azioni per non esporli a situazioni di incertezza quando agiscono in nome e per conto degli enti non profit".