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Kompatscher su 23 maggio 1915: risolvere conflitti con dialogo e trattativa
Il 23 maggio di 100 anni fa l'Italia dichiarava guerra all'Austria-Ungheria aprendo un nuovo fronte sud nel primo conflitto mondiale. "Una decisione della politica di espansione dell'Italia con un significato e conseguenze particolari per l'allora Tirolo", sottolinea il presidente Kompatscher. Condusse infatti alla divisione traumatica del Tirolo e all'attribuzione della parte sud all'Italia, contro il volere della popolazione. "Ma dietro questi fatti storici - aggiunge il Presidente - ci fu la sofferenza che la guerra comportò per tutte le popolazioni coinvolte, con la morte di centinaia di migliaia di persone nei terribili combattimenti in montagna." Le conseguenze furono distruzione e indigenza, e la lotta per sopravvivere non riguardò solo i soldati.
Da qui l'invito del presidente Kompatscher: "Per tutti noi questo evento deve essere un monito ad evitare simili lutti e sofferenze, a spingerci a risolvere i conflitti non con le armi ma con gli strumenti democratici del dialogo e della trattativa. Costruire ponti che uniscono, anziché scavare trincee." L'Alto Adige oggi può essere indicato come un modello per la pacifica convivenza di gruppi linguistici diversi, e non solo in Europa: "Uno stare assieme che vogliamo consolidare ulteriormente - dichiara Kompatscher - perché nella nuova Europa i territori che un tempo costituivano il Tirolo sono uniti nella casa comune dell'Euroregione, superando i confini provocati da quel 23 maggio 1915."