News
Dalla Giunta: via libera alla legge omnibus sull'economia
Foto USP
La legge varata nel maggio del 2012 sul finanziamento del turismo prevede che la Giunta sia obbligata a introdurre l'imposta provinciale sul turismo nel caso in cui i contributi volontari incassati dalle organizzazioni turistiche non raggiungano i 18 milioni di euro. Con la legge omnibus, però, questo passaggio viene "ammorbidito", e la proposta approvata oggi dalla Giunta prevede che l'esecutivo abbia solamente la facoltà, e non più il dovere, di introdurre l'imposta. "Si tratta di una modalità che ci consente di proseguire nelle trattative già avviate con le associazioni di categoria - ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher - per arrivare ad un modello alternativo di finanziamento del settore. Il tavolo di confronto che abbiamo aperto è molto vicino ad un'intesa".
Un altro articolo della legge omnibus riguarda inoltre il turismo, e in maniera particolare quelle aree di sosta per camper e roulottes che non rappresentano dei veri e propri campeggi. Sino ad oggi queste aree potevano considerarsi delle zone grigie per le quali non erano previsti controlli, registrazioni, e neppure l'obbligo di versare l'imposta di soggiorno comunale. Con la nuova legge queste agevolazioni resteranno valide solamente se la sosta avrà una durata inferiore ai 3 giorni. La legge omnibus sull'economia, che dovrà ora passare al vaglio del Consiglio provinciale, prevede poi una serie di adeguamenti alle direttive dell'Unione Europea e alcune iniziative volte a una maggiore sburocratizzazione.
Si va dalla legislazione sul fondo export per la quale non verrà più inserita una cifra fissa (sino ad oggi erano 5 milioni) ma ci si muoverà in base al fabbisogno, a quella sulle guide alpine, che saranno obbligate a registrarsi presso gli uffici provinciali competenti come già accade per i maestri di sci. Verrà abolita la consulta delle scuole di sci, i requisiti per esercitare la professione di spazzacamino saranno resi meno rigidi, mentre gli affittacamere dovranno adeguarsi alla normativa europea e non potranno più avanzare richiesta di contributi retroattivi rispetto agli investimenti.