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Dalla Giunta: accoglienza profughi, strutture in tutti i comprensori
"Le strutture - ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher - non saranno tutte aperte da subito, ma verranno gradualmente messe a disposizione in caso di fabbisogno, ovvero di ulteriori assegnazioni di contingenti alla Provincia da parte del governo nazionale, e sulla base dei necessari interventi di adeguamento". L'obiettivo resta quello di garantire una più equa distribuzione delle persone richiedenti asilo sul territorio altoatesino, e in quest'ottica si inquadra la scelta di non considerare la città di Bolzano "in quanto la capacità ricettiva del capoluogo è già stata raggiunta", ha spiegato Kompatscher.
Le strutture individuate in accordo con i Comuni e le Comunità comprensoriali sono la ex casa di riposo di Malles, il vecchio edificio del centro di riabilitazione "Salus" a Tesimo, la Case del lavoratore nei pressi della stazione ferroviaria di Merano, la caserma "Mercanti" di Appiano, un edificio delle suore terziarie di Castelrotto, la Fischerhaus di Vandoies, la ex-caserma "Gnutti" di Prati di Vizze e il Josefsheim di Brunico. "In questo modo - ha aggiunto Kompatscher - garantiamo la distribuzione di piccoli gruppi di persone sul territorio, un fatto che rende più agevole l'integrazione nel tessuto sociale della zona. Siamo in contatto, inoltre, con le istituzioni ecclesiastiche per valutare la disponibilità di altri eventuali edifici, mentre l'assessora Stocker avvierà a breve una serie di incontri con i sindaci e con le associazioni per discutere delle questioni organizzative e legate alla gestione delle strutture".