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Dalla Giunta: sulla wanda larga tutelare l'interesse pubblico
Foto USP
Al termine della seduta di Giunta il presidente Kompatscher ha chiarito che è nell'interesse della popolazione che l'infrastruttura della banda larga rimanga in mano pubblica. La banda larga è di interesse strategico e istituzionale tanto quanto la rete stradale e il suo sviluppo rientra nel patto di governo e nel programma di coalizione per l'attuale legislatura. "È impensabile che una struttura così fondamentale per l'utente possa finire in mano privata", ha detto Kompatscher, ricordando che la Provincia a suo tempo aveva già approvato il piano di dismissione delle partecipazioni societarie non stategiche, "e tra queste non rientrava Brennercom."
Nella seduta odierna la Giunta provinciale si è pertanto occupata in maniera approfondita della questione e ha concordato sul fatto di tutelare l'interesse pubblico con il massimo impegno e la massima decisione. È stato infatti deciso all'unanimità di impugnare la misura adottata dal Consiglio di amministrazione di Brennercom del 19 giugno scorso. A rappresentare gli interessi della Provincia in tutte le sedi sono stati nominati l'avvocato Marcello Clarich, professore di diritto amministrativo alla LUISS di Roma, e l'Avvocatura della Provincia. Contestualmente la Giunta ha autorizzato il Presidente della Provincia a siglare una sorta di patto di sindacato con gli altri soggetti pubblici azionisti di Brennercom (Selfin Srl, Autobrennero Spa e ASM Bressanone Spa) con l'impegno di muoversi in forma condivisa e univoca tanto nell'attività di sviluppo di Brennercom quanto nelle decisioni su eventuali acquisizioni o cessioni di azioni della società.
La Provincia possiede una quota di partecipazione del 42,354%. Il 19 giugno il presidente del Consiglio di amministrazione di Brennercom aveva comunicato alla Provincia tramite e-mail che nella sua ultima seduta il CdA aveva accertato la cessazione della partecipazione della Provincia nella Spa, titolare di 19.483 azioni, e ne aveva stimato il controvalore in 764,27 euro per azione, per una somma complessiva di 14.890.000 euro.