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Giornata della famiglia: adattarsi ai cambiamenti demografici
Il 15 maggio di ogni anno si celebra la giornata internazionale delle famiglie. La giornata è stata istituita dall'assemblea generale dell'ONU nel 1993 con l'obiettivo di mettere in evidenza, di fronte alla comunità internazionale, l'importante ruolo dei legami familiari nell'affrontare le sfide del mondo e del futuro. “Di fronte – spiega l’assessora alla famiglia Martha Stocker – abbiamo un quadro in continua evoluzione. E’ cambiato, ad esempio, il ruolo degli anziani, che partecipano sempre più attivamente alla vita familiare, prendendosi cura dei nipoti e sgravando così le giovani famiglie di numerosi compiti, garantendo così ai genitori una maggiore conciliabilità tra lavoro e famiglia. Molte giovani donne – continua – decidono inoltre di iniziare presto il percorso lavorativo e ciò rappresenta un valore aggiunto all’organizzazione della vita familiare”.
La società, tuttavia, sta invecchiando e rimane importante fare fronte ai necessari interventi, soprattutto in favore delle fasce più deboli. Molti anziani, infatti, non sono autosufficienti e devono spesso ricorrere alle cure a domicilio da parte dei propri cari. “Soprattutto in casi di malattia – sottolinea Stocker – l’anziano preferisce rimanere a casa: in Alto Adige almeno i due terzi delle persone bisognose di cura, che sono circa 11mila, vengono assistite a domicilio. Esistono poi situazioni più gravi: 1385 rientrano nel terzo livello di assistenza, 471 nel quarto. Si tratta di persone che necessitano di almeno sei ore quotidiane di cure, che vengono prestate all’interno delle loro abitazioni”.