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Misure contro i pericoli naturali a Laimburg: nessuna demolizione

Per prevenire il rischio idrogeologico sono stati approvati interventi tecnici nel Centro Laimburg. Non sono però previste evacuazioni o demolizioni di edifici.

Il Centro di sperimentazione Laimburg
Il Centro di sperimentazione Laimburg

Esaminato il pericolo di dissesti idrogeologici nell’ambito dell’elaborazione (ancora in corso) del piano delle zone di rischio del comune di Vadena, i geologi provinciali hanno verificato attraverso speciali simulazioni che una parte dell’areale del Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg si trova in una zona a rischio, seppur contenuto. Per legge, gli edifici che si trovano entro questo raggio non devono essere evacuati o demoliti, tuttavia sono necessarie misure di messa in sicurezza della zona interessata per prevenire eventuali smottamenti rocciosi o piene dell’Adige.

Nella sua ultima seduta la Giunta provinciale ha pertanto approvato - per anticipare eventuali situazioni critiche - il piano planivolumetrico di prevenzione del rischio idrogeologico nell'areale di Laimburg: tra le misure passive previste vi sono muri arginali lungo il fiume, valli di contenimento e barriere antismottamenti. Questo perché la specifica relazione tecnica è giunta alla conclusione che non si possono escludere rischi di frane rocciose e innalzamento del livello del corso d’acqua. La spesa è stimata in circa 2,6 milioni di euro.

La Giunta ha quindi dato il via a una serie di opere di mitigazione ma – a differenza di quanto riportato da alcuni media – nessun edificio o immobile del Centro di sperimentazione dovà essere evacuato né tantomeno demolito. Come primo passo, i geologi provinciali sono stati incaricati di condurre lo specifico studio di fattibilità per l'adeguamento delle misure di sicurezza già esistenti a Laimburg contro il rischio idrogeologico.

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