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Coronavirus, decisi i criteri per le sovvenzioni alle piccole imprese

Subito dopo la seduta del consiglio la Giunta ha deliberato in una seduta serale i criteri per le sovvenzioni alle imprese con meno di 5 dipendenti. Domande entro il 30 settembre.

Subito dopo la seduta del consiglio la Giunta ha deliberato in una seduta serale i criteri per le sovvenzioni alle imprese con meno di 5 dipendenti. Domande entro il 30 settembre (Foto: ASP)
Subito dopo la seduta del consiglio la Giunta ha deliberato in una seduta serale i criteri per le sovvenzioni alle imprese con meno di 5 dipendenti. Domande entro il 30 settembre (Foto: ASP)

In una seduta straordinaria che si è tenuta subito dopo quella del Consiglio la Giunta provinciale ha gettato le basi per dare un sostegno alle piccole imprese altoatesine attive nei vari settori danneggiati dall’emergenza Coronavirus.

Per poter intervenire si è resa necessaria la modifica alla legge provinciale del 1997 “Interventi della Provincia autonoma di Bolzano per il sostegno dell’economia”, prevedendo in particolare  la possibilità di attivare specifiche agevolazioni in situazioni di emergenza e di crisi economica. Per il presidente Arno Kompatscher “era importante agire immediatamente dopo il varo della legge e poter definire i criteri per le sovvenzioni. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto in modo di poter procedere in modo così spedito”.

“Le piccole imprese – dicono gli assessori Philipp Achammer e Arnold Schuler – devono poter assolvere agli obblighi e richiedere le sovvenzioni in modo rapido e semplice; a questo riguardo anche i requisiti che devono essere soddisfatti sono molto chiari”.

Hanno diritto alle sovvenzioni lavoratori autonomi, liberi professionisti, imprese individuali ma anche società di capitali attive in tutti i settori economici, dall'artigianato al commercio, dai servizi all'industria, dal turismo all'agricoltura. “Non è escluso alcun settore“, sottolinea Schuler, facendo notare che per quanto riguarda il turismo e l’agricoltura sono state previste "precise linee guida”.

Hanno diritto alle sovvenzioni tutte quelle realtà economiche che a causa della crisi dovuta dall’epidemia hanno avuto una riduzione del fatturato superiore al 50 per cento e hanno interrotto le attività a partire dal 23 febbraio scorso. Per poter accedere alle sovvenzioni è anche necessario che il lavoratore autonomo o l’impresa lo scorso anno abbiano avuto un reddito imponibile o un fatturato superiore ai 10.000 euro. Le imprese non possono avere più di cinque dipendenti senza però considerare gli apprendisti. Per chi ha iniziato l’attività nel 2019 sarà richiesto un fatturato mensile medio di 1.000 euro fino a fine febbraio 2020.

“Vogliamo - afferma Achammer - che gli aiuti arrivino a destinazione velocemente e in modo non burocratico, e laddove ve n’è bisogno  in modo da garantire il reddito minimo, limitare l’indebitamento e salvare i posti di lavoro”. Con questi interventi si gettano anche le basi “per una ripartenza immediata dopo che sarà possibile una graduale riapertura delle attività”.

Le richieste per le sovvenzioni devono essere presentate entro il 30 settembre 2020. Nelle scorse settimane la Ripartizione economia della Provincia ha esortato le piccole imprese fino a 5 dipendenti a dotarsi dell’identità digitale SPID (Sistema pubblico di identità digitale) per poter presentare velocemente le richieste per le sovvenzioni. Le domande possono essere presentate dal rappresentante legale dell’impresa ma anche da una persona appositamente delegata. Tutte le informazioni necessarie sono reperibili nella nuova pagina dedicata #AltoAdigesiriparte.

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