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Pesci migratori altoatesini, conoscerli per difenderli
Quasi tutti i pesci che vivono nei corsi d’acqua dell’Alto Adige appartengono alle specie migratorie e durante il periodo della riproduzione risalgono lunghi tratti di fiume per raggiungere il luogo più adatto in cui deporre le uova. È importante, pertanto, che il loro percorso sia libero da ostacoli.
Conoscere i pesci per difenderli
Conoscere le specie da proteggere è fondamentale, affinché tutti possano assumersi la responsabilità della loro esistenza. Per sensibilizzare verso la tematica l’Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima, in collaborazione con la Ripartizione foreste e l'Agenzia per la protezione civile, hanno predisposto un quiz online “I pesci migrano”, destinato in prima battuta agli studenti, ma anche ai cittadini. “La migrazione dei pesci è un tema normalmente poco conosciuto. L’obiettivo del quiz è quello di sensibilizzare giovani e adulti sull’importanza di preservare i nostri corsi d’acqua il più possibile intatti e liberi da barriere, al fine di permettere ai pesci di spostarsi liberamente per riprodursi e svilupparsi”, fa presente l’assessore provinciale all’ambiente Giuliano Vettorato.
I pesci migrano, quiz online
Con i 20 quesiti del quiz online “I pesci migrano” gli esperti mettono alla prova la conoscenza sulle abitudini dei pesci migratori che vivono nelle acque altoatesine. Tutte le persone interessate possono mettere alla prova le proprie conoscenze sui pesci che migrano in Alto Adige e sui pericoli e difficoltà che incontrano durante la loro migrazione partecipando al quiz online disponibile sul portale web della Provincia alla sezione dedicata all’ambiente. Il quiz è stato proposto dall’Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima a tutte le scuole medie e superiori altoatesine attraverso il pacchetto Scuola.Ambiente durante l’anno scolastico 2019/2020 in vista della ricorrenza nel 2020 della giornata internazionale sulla migrazione dei pesci. All'iniziativa hanno aderito 43 classi; tra quelle che hanno risposto correttamente a tutte le domande ne sono state estratte tre che il 9 ottobre 2020 parteciperanno ad un’escursione guidata lungo il torrente Talvera a Bolzano, dove potranno esplorare assieme ad esperti l‘habitat e gli organismi che vivono nel torrente. Le classi vincitrici sono: la 2E del Liceo di scienze sociali “J. Gasser” di Bressanone, la 1B del Realgymnasium di Merano e la 2B WFO/Tour della Fachoberschule für Wirtschaft, Grafik und Kommunikation “Julius und Gilbert Durst” di Bressanone.
Interventi a tutela dei pesci
L’ambiente di vita nei corsi d’acqua presenti sul territorio altoatesino risulta essere molto migliorato negli ultimi anni. “Questo trend è dovuto ad una collaborazione tra Agenzia per la protezione civile (Area funzionale bacini montani), l’Ufficio caccia e pesca e l’Ufficio tutela delle acque che da circa 20 anni hanno posto in essere significativi interventi di sistemazione dei corsi d’acqua per ristabilirne la transitabilità e garantire alle popolazioni di pesci libertà di spostamento”, fa presente l’assessore provinciale alla protezione civile Arnold Schuler. Numerosi i progetti realizzati per la rivitalizzazione dei corsi d’acqua e il ripristino del continuum fluviale che era stato interrotto e dell’habitat acquatico che era stato frammentato con la realizzazione di circa 650 barriere artificiali. Tramite l’Agenzia per la protezione civile sono stati investiti circa 14 milioni di euro, tramite fondi in parte propri, provenienti dalla UE, dalla compensazione ambientale e dal fondo energetico delle grandi centrali elettriche.
Risalita dei corsi d’acqua garantita
La migrazione dei pesci assomiglia molto ad un percorso ad ostacoli: al di là dei dirupi naturali si ritrovano ad affrontare sbarramenti come dighe, barriere e argini che d’altra parte sono indispensabili per evitare straripamenti e garantire l’incolumità delle terre coltivate e degli insediamenti produttivi. Per garantire ai pesci la risalita dei corsi d’acqua in territorio provinciale sono state disposte misure di tutela. Sono stati creati i presupposti legali per cui ad esempio nelle centrali idroelettriche, che rappresentano un ostacolo alla migrazione, ora devono essere costruite le cosiddette scale pesci per permettere alla fauna ittica di superare gli ostacoli e risalire la corrente. Il Piano di tutela delle acque ha inoltre definito l’area di migrazione prioritaria, dove il ripristino del continuum fluviale ha la massima priorità. Quest’area corrisponde all’habitat naturale della trota marmorata. Un altro progetto prevede la catalogazione digitale e il controllo di funzionalità tramite esperti di tutti i passaggi di pesci esistenti.