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#AltoAdigesiriparte, incontro tra Giunta e parti sociali
"Economia e mondo sociale, giovani e anziani, uomini e donne, tutti in questa fase 2 devono stare uniti e muoversi nella stessa direzione per evitare una seconda ondata di infezioni da Coronavirus". Questo è quello che si è augurata l’assessora al sociale Waltraud Deeg nell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio nell‘Aula magna di Unibz tra la Giunta provinciale e le parti sociali per fare il punto della situazione dopo i tre mesi di lockdown e le prime settimane di “#siriparte”.
Circa 50 rappresentanti di federazioni, associazioni e sindacati hanno risposto positivamente all’invito del presidente Arno Kompastcher. “L’Alto Adige – ha detto il Landeshauptmann – grazie al contributo dato dai cittadini e da chi ha preso le decisioni ha gestito la situazione relativamente bene". Secondo il presidente si è badato fin dalle prime battute alla sicurezza “chiudendo i comprensori sciistici anticipatamente”, così come si è accelerato e "seguita una via autonoma per quanto riguarda la ripartenza con la legge provinciale" n.4 approvata l’8 maggio dal momento che “nessuna misura è così efficace come il far lavorare le imprese”. Il presidente ha illustrato la strategia in tre fasi della Provincia che prevede di aumentare la liquidità per cittadini e imprese, sostenere i casi più difficili e dare vita a misure congiunturali. “Grazie alla collaborazione con le banche – ha aggiunto – siamo riusciti a fare in modo di aumentare la liquidità, ma è chiaro che nei prossimi mesi saranno necessari ulteriori sforzi da parte del settore pubblico”. Quanto questi dovranno essere alti dipende in gran parte dai negoziati con Roma.
L’assessore alla sanità Thomas Widmann ha aggiunto che “il collasso del sistema sanitario è stato evitato, grazie anche a decisioni rapide e non burocratiche. Il Coronavirus è ancora un grande sconosciuto – ha aggiunto - sul quale si imparano cose nuove ogni giorno. L’Azienda sanitaria è ora ben attrezzata. All'inizio di marzo si eseguivano al massimo 30 test al giorno, mentre ora si può arrivare a 2.500”. Widmann si è detto nuovamente a favore di test approfonditi e ha sottolineato che "nella fase 2 è anche importante coprire naso e bocca, mantenere le distanze e lavarsi le mani". La Giunta regionale ha annunciato che la prima riunione della commissione di esperti avrà luogo la prossima settimana. Questa commissione, che comprende esperti locali e che vengono da fuori, "garantirà la credibilità dell'Alto Adige in tutta Europa con il proprio monitoraggio”.
L’assessore all’economia Philipp Achammer ha illustrato le misure varate dalla Giunta per “attutire” la crisi, definite “efficaci” anche dalle parti sociali, e messo in guardia anche sulle grosse ripercussioni che la crisi sta avendo sul mercato del lavoro. L'Osservatorio del mercato del lavoro prevede, infatti, che il tasso di disoccupazione alla fine dell'anno sarà tra il 6 e il 9%. Il settore turistico è attualmente particolarmente interessato dalla crisi, così come sono le donne e i giovani a pagarne maggiormente le conseguenze. L’Alto Adige al momento è, però, l’unico luogo in Italia in cui 2.400 bambini sono seguiti nelle strutture scolastiche e nel quale oltre 700 insegnanti si sono offerti volontari per un incarico estivo.
Delle minori entrate per il settore turistico ha parlato invece l’assessore competente Arnold Schuler. “Ci auguriamo – ha detto – che ora il settore si possa riprendere con la riapertura dei confini. Avremo una seconda chance, ma non una terza”. Secondo l’assessora Deeg l’Alto Adige ha reagito bene, ma ha invitato a non abbassare la guardia e al rispetto delle misure di sicurezza. Alle parti sociali è stata infine illustrata la App “#siriparte” alla quale si sta lavorando a vari livelli. L’app ha lo scopo di aiutare famiglie e imprese a creare piani finanziari per la ripartenza.