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Nuove regole per piscine, centri benessere e fiere: ok della Giunta
Niente obbligo di mascherina sopra 1 metro di distanza fra le persone anche in luoghi chiusi, durante l'attività sportiva e nei ristoranti; via libera all'uso di docce e spogliatoi nelle strutture sportive al chiuso, ok all'utilizzo di saune, bagni turchi e percorsi Kneipp, regole precise per gli alberghi con Covid Protected Area: sono alcune delle novità contenute nell'Allegato A della legge provinciale 4/20 che ha avuto oggi (9 giugno) il via libera della Giunta provinciale. Alla luce dello sviluppo epidemiologico positivo delle ultime settimane la Giunta, in accordo con l'Azienda Sanitaria, ha stabilito di revocare l'obbligo generale di mascherina in tutte le circostanze, salvo che a una distanza interpersonale inferiore a 1 metro. L'aggiornamento attualizza le norme generali di comportamento in vigore in Alto Adige e le misure preventive specifiche anche per i soggiorni estivi per bambini e ragazzi, le manifestazioni fieristiche e l'uso degli ippodromi.
L'Alto Adige riparte un passo alla volta
"L'Alto Adige ha garantito riaperture, ripresa di attività economiche e maggiori libertà di movimento prima che nel resto d'Italia. Ora muoviamo un nuovo passo verso la libertà ed è quindi decisivo continuare a rispettare anche le nuove regole così come abbiamo fatto con quelle in vigore precedentemente: 1 metro di distanza dalle persone e mascherina sotto questa distanza" ha ricordato il presidente della Provincia Arno Kompatscher nella videoconferenza seguita alla seduta di giunta. "In tutte le situazioni dove è probabile che si creino aggregazioni di persone, o dove c’è la concreta possibilità di incrociare persone senza poter mantenere la distanza interpersonale di 1 metro, permane l’obbligo di indossare una protezione delle vie respiratorie. La stessa regola vale anche per tutte le stanze chiuse", ha ribadito il presidente.
Nuove regole per la vita quotidiana
La novità principale: il provvedimento odierno cancella l'obbligo di coprire naso e bocca quando la distanza interpersonale supera 1 metro. Tale distanziamento è da rispettare in luoghi chiusi, all'aperto, nonché durante l'attività sportiva (finora la distanza da rispettare era di 3 metri). Sotto 1 metro di distanza vanno invece indossate mascherine chirurgiche monouso o coperture in tessuto lavabile e riutilizzabile anche autoprodotte. Ciò vale anche per le attività economiche generiche mentre per i servizi sanitari o quelle in cui la distanza fra addetto e cliente sia inferiore a 1 metro per un prolungato periodo di tempo il primo è tenuto a indossare anche una visiera protettiva, il secondo una mascherina. La regola di 1/10 (una persona per 10 mq) si applica solo nel caso di superfici superiori a 50 mq.
Nuove regole per gli spostamenti
Cambiano anche le regole per gli spostamenti in auto: tutti gli occupanti – tranne se conviventi – devono indossare una copertura delle vie respiratorie. A questa condizione la distanza minima di 1 metro può essere ridotta per viaggi sul territorio provinciale. In pratica questo significa che tutti i posti del veicolo possono essere occupati da passeggeri anche non conviventi.
Anche sui mezzi del trasporto pubblico continua a essere obbligatorio indossare la mascherina. Viene però revocata la limitazione della capacità dei mezzi sin qui in vigore (finora si potevano occupare il 60% dei posti nei bus e i 2/3 dei posti nelle funivie). Passeggeri che siedono uno di fronte all’altro devono mantenere un metro di distanza fra loro. Si può ridurre questa distanza quando i passeggeri siedono uno accanto all'altro. Un posto tra ogni ospite rimane comunque libero, eccetto tra i membri dello stesso nucleo familiare.
Regole per le strutture ricettive "Covid Protected Area"
Esercizi ricettivi alberghieri, extralberghieri, agriturismi, appartamenti ammobiliati e rifugi alpini applicano la regola di 1/10: ciascun ospite deve avere a disposizione 10 metri quadrati di spazio. Prima e dopo la lettura dei giornali o l'uso di giochi in scatola (p.e. carte) è obbligatoria la disinfezione delle mani. Nel rispetto del distanziamento interpersonale di 1 metro, i rifugi alpini devono in ogni caso offrire alloggio e protezione agli escursionisti in caso di pericolo, applicando in questo caso un apposito protocollo approvato dall'Azienda Sanitaria. Norme ancora più stringenti sono previste nel caso di "Covid Protected Area": controllo giornaliero della temperatura del personale con laser, test settimanali per i dipendenti, controllo degli ospiti tramite test PRC certificato negativo autoprodotto vecchio non più di 4 giorni, oppure tramite test rapido all'arrivo. Gli ospiti devono essere registrati in un apposito registro e lo storico delle presenze va conservato per 30 giorni. Le strutture che rispettano queste regole possono prescindere dalle prescrizioni specifiche previste in generale per alberghi e affitacamere quali ad esempio il rispetto della regola 1/10, l'uso di guanti e mascherina al buffet e l'uso delle saune solo da parte di gruppi familiari e su prenotazione.
Riaprono piscine coperte e saune con spogliatoi e docce
Un'altra novità riguarda la possibilità di riaprire piscine coperte di riaprire e di utilizzare spogliatoi e docce in palestre, alberghi e strutture ricettive, centri benessere e termali, previo rispetto di tutte le norme generali di precauzione, della pulizia, dell'aerazione naturale e di un adeguato ricambio d'aria negli ambienti. Le stesse regole valgono anche per spogliatoi e docce di associazioni sportive, che sono autorizzate a organizzare attività di gruppo – non gioco di squadra – all'aperto e riprendere anche le attività al chiuso.
Negli spogliatoi vanno coperti naso e bocca, mantenendo 1 metro di distanza. In questi ambienti non possono trovarsi più del doppio del numero di docce presenti. Gli armadi vanno disinfettati ad ogni utilizzo o in alternativa i clienti vanno dotati di sacchetti di plastica monouso per riporre abiti e calzature. Le docce vanno disinfettate a ogni utilizzo. Se nell’ambiente è presente solo una doccia o la superficie è inferiore a 20 mq nel locale possono soggiornare fino a 3 persone. Per le docce di piscine pubbliche vale la regola di 1/10. Poiché in doccia non si coprono le vie respiratore va in ogni caso rispettata la distanza di 1 metro. Anche in questo caso va registrata la presenza delle persone e la registrazione conservata per 30 giorni.
Le regole per saune e bagni di vapore
Autorizzata la riapertura anche per saune e bagni di vapore con temperature superiori a 60 gradi, oltre che per impianti Kneipp funzionanti con acqua corrente. Saune e bagni di vapore vanno obbligatoriamente prenotati, utilizzati solo singolarmente o da persone dello stesso nucleo familiare convivente o da persone che alloggiano nella stessa stanza, e puliti dopo ogni cambio. Locali comuni, servizi e docce vanno igienizzati ogni 2 ore. Il gestore della struttura – sia nel caso di semplice uso della sauna ma anche di permanenza nella struttura ricettiva - deve registrare la presenza delle persone e cancellarla solo dopo 30 giorni: in questo modo viene garantito il tracciamento dell'utenza per poter ricostruire la catena del contagio nel caso di avvio di nuovi focolai.
Regole per laghi balneabili e stagni naturali
Regole specifiche sono fissate anche per le piscine coperte di impianti termali, per l'accesso ai laghi balneabili e stagni naturali. Per motivi sanitari è previsto l'uso di uno specifico quantitativo di cloro. Quando si trovano in acqua le persone devono rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro e lo stesso vale nei laghi balneabili e nelle zone relax. Nelle piscine vale comunque la regola di 1/10 in riferimento alla superficie dell'acqua.
Ripartono i soggiorni estivi giovanili
Regole specifiche sono state formulate anche per le settimane di vacanze estive con i giovani, compresi i pernottamenti nelle case di villeggiatura e campeggi: il numero dei partecipanti è limitato a un terzo e la partecipazione è subordinata fra l'altro all'esibizione di un test PCR certificato negativo vecchio non più di 4 giorni. I partecipanti non devono avere contatti con esterni per tutta la durata del soggiorno.
Una deroga importante alle misure di distanziamento interpersonale viene concessa fra attori e componenti di gruppi teatrali per lo svolgimento di prove e spettacoli, previo il rispetto di misure precauzionali alternative quali ad esempio l'utilizzo di una visiera per le prove di discorso e canto a distanze inferiori di 2 metri e il controllo quotidiano della temperatura di tutti gli attori.
Alle attività formative autorizzate sinora si aggiungono anche quelle aziendali interne, che devono avvenire però su prenotazione e nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza, come nel caso delle esercitazioni della Protezione civile. Per le attività di bande e cori continua invece a valere la distanza di 2 metri fra le singole persone e di 3 metri frontalmente (p.e. davanti al direttore).
Eventi, manifestazioni, esposizioni
L'Allegato A recepisce anche le norme contenute nell'ordinanza presidenziale del 6 giugno scorso in materia di manifestazioni pubbliche. Fiere ed esposizioni possono riprendere. Valgono le regole di limitazione dell’accesso di 1/10 e della distanza interpersonale. Ai visitatori e al personale viene misurata la temperatura all’ingresso.
Ippodromi e attività delle associazioni sportive
Per le corse ippiche e gli ippodromi si applicano i protocolli specifici nazionali. Alle attività autorizzate si aggiungono ora anche tutti gli sport all’aria aperta inclusi quelli gestiti e organizzati da associazioni sportive. La distanza da rispettare è comunque di 1 metro.
Assistenza ai minori: sufficiente una maschera chirurgica
La distanza di un metro vale anche per l'assistenza all'infanzia. Dovunque dove finora erano prescritte mascherine FFP2 (ad esempio per le educatrici) d'ora in poi è sufficiente la mascherina chirurgica.