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Erogati dalla Provincia 9,9 milioni di € per la crisi sociale
La Provincia ha varato, a partire dalla fine di aprile, tre misure straordinarie per sostenere finanziariamente la popolazione colpita dal Covid-19. Si è trattato di tre misure fondamentali per sostenere i cittadini colpiti da improvvisi tagli dei loro redditi. “La nostra rete sociale ha tenuto perché possiamo contare su di una buona collaborazione tra pubblico e privato” ha sottolineato l’assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg, nel corso della conferenza stampa odierna (27 luglio) nel corso della quale sono stati presentati i dati riguardanti le prestazioni sociali che sono state erogate nel corso della pandemia.
I servizi sociali, in sostanza, sono stati in grado di erogare, in un arco di tempo piuttosto breve, circa 10 milioni di euro ad oltre 7.000 cittadini in difficoltà. L’assessora a rilevato a questo proposito l’importanza della buona collaborazione esistente a livello provinciale con i distretti sociali ed il mantenimento dei servizi di sostegno, ma anche la flessibilità e la disponibilità dimostrata singolarmente dai collaboratori.
Operativi nel lockdown la cura domiciliare e la consegna dei pasti a casa
Il presidente della Comunità comprensoriale del Burgraviato, Alois Kröll, ha quindi sottolineato nel corso della conferenza stampa “è stato fondamentale durante il lockdown che servizi sociali come i pasti a domicilio e l’assistenza domiciliare abbiano continuato la loro attività dato che in questo modo è stato possibile continuare a garantire importanti prestazioni di sostegno per le persone bisognose di assistenza ed i loro familiari”.
Dopo il lockdown, deciso a livello nazionale il 9 marzo, già il giorno successivo si è deciso di ridurre i servizi domiciliari mentre sono stati completamente interrotti i servizi residenziali e semiresidenziali. Se si pensa che ogni anno oltre 5.700 persone vengono sostenute dalle cure domiciliari e vengono consegnati a domicilio 382.000 pasti ad oltre 2.600 persone ci si rende conto delle dimensione e dell’importanza di questi servizi.
“Dopo la realizzazione delle condizioni previste dalla legge abbiamo avviato progressivamente, passo dopo passo, la riapertura dei servizi sociali a partire da metà maggio, per primi a livello nazionale” ha affermato la direttrice della Ripartizione politiche sociali, Michela Trentini.
Allo scopo di analizzare le esperienze maturate da parte di tutti, su iniziativa dell’assessora Deeg, è stato istituito un comitato di monitoraggio del sociale che ha avviato la propria attività da inizio luglio. Il direttore dei servizi sociali del Burgraviato, Florian Prinoth, ha quindi riassunto positivamente le esperienze maturate nel suo comprensorio. Dal 25 maggio sono state inoltre riaperte le strutture diurne per persone disabili e ciò ha fornito un importante aiuto anche alle loro famiglie. Nelle cure domiciliari nella prima fase della crisi è stata registrata una riduzione della domanda che nel frattempo è ritornata ai livelli pre-crisi.
Sostegno ad oltre 7.200 richiedenti
L’aiuto finanziario immediato Covid-19 è rivolto soprattutto a persone con un reddito mensile sino ad 800 euro che non percepiscono nessun altro sostegno da parte dello Stato o della Provincia. La richiesta di questa prestazione è stata effettuata sulla base di una auto-dichiarazione presso i Distretti sociali ed è stata erogata al massimo dopo 30 giorni. In questo modo si è potuto offrire sostegno con circa 2,03 milioni di euro a 1.210 persone. Un’altra importante misura è rappresentata dal Contributo straordinario al canone di locazione e per le spese accessorie; nel periodo aprile-luglio 6.075 persone hanno usufruito di questa prestazione e sono stati erogati complessivamente 7,92 milioni di euro.
L’assessora alle politiche sociali ha quindi sottolineato che oltre a queste misure straordinarie la popolazione ha usufruito anche di quelle ordinarie ed in quest’ambito sono stati erogati 2,01 milioni di euro per il reddito minimo di inserimento a favore di 1.100 persone ed altri 9,08 milioni di euro sono andati a favore di 8.500 cittadini attraverso il contributo al canone di locazione e per le spese accessorie.
“Ci attendiamo che nei prossimi mesi aumentino ulteriormente le richieste di prestazioni sociali soprattutto per quanto riguarda il contributo di locazione poiché proseguono le difficoltà finanziarie ed è prevedibile che la situazione del mercato immobiliare sarà ancora più difficile” ha affermato Florian Prinoth. Infine l’assessora Deeg ha sottolineato “Grazie alla task force sulla povertà, che abbiamo istituito ad inizio di giugno, vogliamo essere certi di raggiungere con le nostre misure le persone che hanno maggiormente bisogno e verificare quali ulteriori prestazioni mettere in campo in futuro per offrire alla nostra popolazione una rete sociale sempre più efficiente”.
- Servizi come la cura domiciliare o i pasti a domicilio hanno proseguito la loro attività anche durante il lockdown (Foto: ASP/Greta Stuefer) [JPG 29 KB]
- “La nostra rete sociale ha tenuto perché possiamo contare su di una buona collaborazione tra pubblico e privato” ha sottolineato l’assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg (Foto:ASP/Greta Stuefer) [JPG 52 KB]
- Sozialleistungen in Corona-Zeiten [PDF 954 KB]