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Per gli altoatesini, più bici nella mobilità del futuro

Gli altoatesini in futuro intendono muoversi di più in bici e a piedi. Lo confermano gli esiti del sondaggio sulla mobilità del futuro al quale hanno aderito oltre 11.000 cittadini, presentati oggi.

Presentati esiti del sondaggio fra la popolazione altoatesina sulla mobilità del futuro. Al centro l’assessore Daniel Alfreider,  Joachim Dejaco, direttore generale STA, e Markus Dörflinger, apollis. (Foto: ASP/Roman Clara)
Presentati esiti del sondaggio fra la popolazione altoatesina sulla mobilità del futuro. Al centro l’assessore Daniel Alfreider, Joachim Dejaco, direttore generale STA, e Markus Dörflinger, apollis. (Foto: ASP/Roman Clara)

Il Coronavirus ha modificato il comportamento di mobilità dei cittadini altoatesini: il 42 % intende muoversi più spesso in bici, il 41 % a piedi. È aumentata, però, la predisposizione al traffico motorizzato e diminuita quella all’utilizzo del trasporto pubblico locale (- 36%). Inoltre, forme di lavoro alternative, come l’homeoffice e orari di lavoro flessibili, sono decisivi per il 44 % delle persone (rispettivamente +25 % e + 19 %). Di conseguenza, sono auspicabili nonché importanti/molto importanti misure come l’ampliamento di percorsi pedonali con accessi senza barriere e della rete di piste ciclabili (per l’87 % dei partecipanti), e l’ampliamento del trasporto pubblico (85 %). Seguono misure come l’implementazione di superstrade ciclabili (78 %) e dell’homeoffice (75 %).

Questi in sintesi gli esiti del sondaggio fra la popolazione altoatesina sulla mobilità del futuro avviato dalla Provincia nel maggio scorso e presentati questa mattina (31 luglio) dall’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider, assieme a Joachim Dejaco, direttore generale della STA - Strutture Trasporto Alto Adige SpA, e Markus Dörflinger di apollis – Istituto di ricerca sociale e demoscopia.

“Da questo sondaggio abbiamo sicuramente potuto capire molto rispetto alle abitudini della popolazione e alle loro richieste. Siamo già al lavoro per migliorare molti degli aspetti menzionati e molto faremo anche in futuro”, ha affermato l’assessore Daniel Alfreider che ha menzionato in riferimento al trasporto pubblico, la progressiva digitalizzazione con il nuovo portale della mobilità , la relativa app e il nuovo sistema di ticketing, informazioni ai passeggeri ottimizzate e moderne, il rinnovo della flotta bus e treni, il nuovo piano di mobilità provinciale.

“Per quanto riguarda la mobilità ciclistica, abbiamo in corso progetti pilota a Brunico, Bressanone e Bolzano Sud, stiamo elaborando linee guida per le infrastrutture ciclabili; sono anche in fase di progettazione dei sistemi di prenotazione per box bici con l’AltoAdige Pass e linee guida per posteggi bici sicuri. I centri di mobilità di Bressanone e Brunico, inoltre, prevedono l’ampliamento del numero di posteggi bici alle stazioni. Infine, si sta lavorando anche ad un sistema uniforme di bike sharing per tutto l‘Alto Adige”, ha proseguito l’assessore.

Grande potenziale per l’e-bike e la mobilità ciclistica

Più della metà dei partecipanti (55 %) percorre meno di 10 km nei suoi percorsi quotidiani tra casa e il lavoro, la scuola o l’università – una distanza più che adatta per gli spostamenti in bici. Infatti, il 53 % dei partecipanti al sondaggio sarebbe pronto a percorrere questo tragitto con l’e-bike, se ne avesse una, il che sottolinea il grande potenziale di questo mezzo di trasporto. "La mobilità del futuro sarà sempre più una mobilità basata sull'uso dei muscoli" ha affermato Joachim Dejaco facendo riferimento alle percentuali citate: il 42 % dei cittadini intende muoversi più spesso in bici, il 41 % a piedi.

Salute e ambiente, tra le motivazioni 

I motivi che spingono la popolazione altoatesina ad utilizzare la bici sono il proprio benessere (salute: 58 %), la salvaguardia dell’ambiente (50 %), divertimento (44 %) e flessibilità (42 %). Seguono poi motivi come i costi (32 %) e il tempo risparmiato (28 %). “È interessante notare come la maggioranza dei ciclisti che usano la bici prevalentemente quotidianamente si trovino nelle città, mentre vivono in periferia quelle persone che usano la bici maggiormente nel tempo libero o non la usano affatto”, fa notare Markus Dörflinger di apollis.

Cosa sta a cuore agli altoatesini

Molto importanti, al fine di valutare le misure da intraprendere in futuro per la mobilità in Alto Adige, sono i suggerimenti spontanei degli altoatesini. Alla domanda “Hai ulteriori suggerimenti o desideri da condividere con noi?”, il 27 % delle risposte riguardava il tema dell’infrastruttura ciclabile, il 17 % quello dei contributi per la mobilità ciclistica (anche elettrica), il 16 % la sicurezza stradale dei pedoni, ciclisti, automobilisti, il 15 % l’ottimizzazione del trasporto pubblico. C’è interesse anche per la sicurezza contro i furti e i posteggi bici sicuri (9 % delle risposte), la limitazione del traffico motorizzato (7 %), l’ottimizzazione dell’intermodalità e misure per i lavoratori (rispettivamente 4 %).

Oltre 11.000 partecipanti

Dal 30 aprile al 31 maggio 2020 tutti gli altoatesini sono stati chiamati a partecipare ad un sondaggio online con lo scopo di comprendere meglio il loro comportamento di mobilità al fine di individuare la direzione nella quale deve svilupparsi la mobilità del futuro per adottare le misure per una mobilità sostenibile e responsabile. Il sondaggio online, lanciato da Green Mobility alla STA - Strutture Trasporto Alto Adige SpA, in collaborazione con helios, si è svolto nel periodo in cui il lockdown per il Coronavirus si stava allentando. Per un mese, 11.364 partecipanti (dopo la scrematura dei doppioni e delle partecipazioni vuote) hanno risposto alle 28 domande generali e alle 45 domande dettagliate del sondaggio, dando un grande contributo  anche grazie alle 2.555 risposte aperte (senza contare i “no”, “nessuno”, “grazie”, ecc.). Gli esiti del sondaggio sono stati valutati in collaborazione con gli esperti della ditta apollis – Istituto di ricerca sociale e demoscopia.

Maggiori informazioni sui risultati del sondaggio sono disponibili alla pagina del progetto su greenmobility

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