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Dipendenze, la Giunta estende le offerte di sostegno e cura

Più posti per l’assistenza residenziale, la terapia e riabilitazione di persone affette da dipendenze. Introdotta anche una nuova forma di assistenza semi-residenziale.

Anche in Alto Adige la dipendenza da alcol, droghe, sostanze illegali o la farmacodipendenza colpiscono in forma trasversale molte fasce della popolazione. Per tener conto non solo delle varie forme di dipendenza, ma anche del loro cambiamento nel tempo, servono forme di assistenza nuove.
A questo scopo il sistema di finanziamento relativo alle attività terapeutico-riabilitative residenziali e semi-residenziali per persone affette da dipendenze e fornite da enti privati accreditati è stato aggiornato con una delibera approvata dalla Giunta provinciale nel corso della sua ultima seduta del 25 agosto.

L’assessore competente alla salute ricorda gli obiettivi della modifica apportata, ovvero ampliare l’attuale offerta di assistenza, aumentare la capacità di accoglienza delle strutture residenziali e infine garantire un’offerta differenziata a seconda della gravità e del decorso della malattia. Le modifiche sono state elaborate in stretto accordo con l’associazione HANDS Onlus, quale partner privato convenzionato, e con il Servizio per le dipendenze dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.

Attività semi-residenziale per pazienti cronici

La delibera introduce, tra l’altro, una nuova forma assistenziale, ovvero un’attività semi-residenziale dedicata ai pazienti stabilizzati aventi un decorso cronico e recidivante della patologia. Il centro per accoglienza diurna per pazienti cronici è una novità a livello nazionale, creato proprio per rispondere ad una popolazione complessa, che richiede continui e dispendiosi interventi d' urgenza e che invece nel centro sarà seguita nelle varie esigenze sanitarie e riabilitative, evitando in questo modo accessi inappropriati e urgenti presso altre strutture sanitarie. In questo modo si intende inoltre favorire un miglioramento complessivo della qualità della vita (sanitaria e psichica) delle persone seguite.

Maggiore ricettività e nuovi posti per la pronta accoglienza

Potranno essere creati inoltre nuovi letti per l’accoglienza residenziale in comunità terapeutico-riabilitativa, che potranno servire alla pronta accoglienza in situazioni di crisi, permettendo di dare risposte rapide ed evitare che, dopo i primi segnali, si debba restare in attesa di trovare un posto libero presso altre strutture sanitarie. Ciò permetterebbe, inoltre, di potenziare l’assistenza territoriale, ovvero decentrata, con il duplice scopo di ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e offrire sostegno in un contesto più vicino agli utenti, sottolinea l’assessore alla salute.

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