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"Affluenza elettorale come 5 anni fa, un buon segno per la democrazia"
Per la prima volta dopo lo scoppio della pandemia di Coronavirus fino alle 15 di oggi (21 settembre) i cittadini di 113 Comuni dell'Alto Adige sono stati chiamati a rinnovare il sindaco e i consigli comunali. In tutti i 116 comuni dell'Alto Adige si è votato inoltre per il rederendum costituzionale confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari. Con una percentuale del 65,4% l’affluenza al voto è stata leggermente inferiore a quella delle Comunali del 2015 (66,4%). Dei 413.570 aventi diritto, hanno votato 270.466 elettori, 131.072 uomini e 138.494 donne. Per quanto riguarda le elezioni comunali la maggiore affluenza si è registrata nel Comune di Ponte Gardena con l’84,14 per cento e la minore in quello di Tubre (50,30).
"L'interesse della popolazione per la democrazia è rimasto costantemente alto, questo è molto positivo”, commenta il presidente Arno Kompatscher, sottolineando che si deve tenere conto anche delle condizioni in cui si è votato per garantire la sicurezza alla luce della pandemia. Considerando che ovunque in Europa si registrano cali significativi dell’affluenza, il presidente afferma di ritenere questo risultato “un segnale importante del fatto che la popolazione altoatesina voglia avere voce in capitolo e scegliere chi deve prendere le decisioni nella propria comunità”. In tutti i Comuni altoatesini si è raggiunta la soglia del 50 per cento dei votanti, evitando così il commissariamento.
Il Landeshauptmann ha voluto quindi ringraziare anche quanti hanno organizzato e reso possibile la tornata elettorale. “Un’elezione riesce quanto molte forze collaborano”, sottolinea Kompatscher, riferendosi alle amministrazioni comunali, ai molti volontari, alle commissioni elettorali, alle forze dell’ordine “e, non ultimi, agli stessi candidati”. Nonostante sia stato necessario operare con misure precauzionali straordinarie “tutto si è svolto ordinatamente senza particolari problemi, ed anche questo è un segno di accettazione delle regole democratiche”, ha concluso il presidente.