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Nuovo regolamento provinciale sulla caccia: ok dalla Giunta
Diverse precisazioni in materia di caccia sono l'oggetto della nuova versione del cosiddetto Regolamento provinciale sulla caccia approvato oggi (19 gennaio) dalla Giunta provinciale. Diversi i motivi per i quali si è resa necessaria la revisione del regolamento. L'ultima revisione significativa risale al 2012. Nel testo presentato dall'assessore provinciale Arnold Schuler, titolare in Giunta della delega a caccia e pesca, si prende atto dei più recenti cambiamenti in materia di fauna selvatica monitorati dall'Osservatorio faunistico, e si avanzano rinnovate linee guida venatorie. Le direttive di caccia regolano quali individui di caprioli, cervi e camosci possono essere cacciati in quale momento. Poiché la fauna selvatica deve essere mantenuta nel suo equilibrio naturale, la selvaggina è prelevata rigorosamente regolata in base al sesso e all'età. Modifiche si sono rese necessarie soprattutto per regolamentare la popolazione dei cervi, che in provincia stanno incrementandosi in modo consistente e in diverse zone fanno registrare un'incidenza negativa sulle colture agricole e sulla rinnovazione naturale del bosco.
La gestione delle riserve di caccia
Secondo Schuler "le norme sono principalmente mirate a una composizione naturale della popolazione di selvaggina e a una caccia sostenibile, che promuove in larga misura la biodiversità e la prevenzione dei danni alla selvaggina in agricoltura e in silvicoltura". L'amministrazione delle riserve di caccia è stata trasferita all'Associazione Cacciatori Alto Adige (ACAA) nel 1988 per decisione della Giunta provinciale. Quest'ultima ha quindi la possibilità di redigere un regolamento dettagliato per disciplinare le procedure di caccia. Ora l'Associazione, dopo aver consultato l'Ufficio provinciale caccia e pesca, ha elaborato la proposta che la Giunta provinciale ha approvato oggi.