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Piano sociale provinciale: proseguono i lavori preparatori
Il settore sociale in Alto Adige è molto articolato e per il suo sviluppo futuro è in fase di definizione il nuovo Piano sociale provinciale. Oggi (22 febbraio) si è svolto il terzo workshop tematico online sul settore dell’inclusione sociale al quale hanno preso parte vari esperti. “Dalle esperienze maturate nelle settimane e nei mesi scorsi abbiamo imparato che dobbiamo essere più solidali. Uno degli obiettivi prioritari della politica sociale provinciale è quello di realizzare una reale inclusione di tutti i cittadini” ha sottolineato l’assessora Waltraud Deeg nel corso del workshop ponendo l’accento sulla necessità di rafforzare la rete sociale soprattutto per quanto riguarda le tematiche della prevenzione della violenza e delle persone senza fissa dimora. Sono già stati fatti dei passi in avanti concreti ed entro l’anno verrà approvata una legge provinciale sul tema della prevenzione della violenza che mira a sostenere le donne vittime di violenza ed i loro figli. La direttrice della Ripartizione politiche sociali, Michela Trentini, a questo proposito ha posto l’accento sulla necessità di coinvolgere in prima persona gli operatori nello sviluppo delle politiche sociali e nell’elaborazione del Piano sociale.
Numerosi esperti hanno preso parte al workshop
I 65 partecipanti al workshop, suddivisi in quattro tavoli tematici, hanno quindi discusso di strategie e di visioni future della politica sociale in merito ai temi delle persone senza fissa dimora, delle donne in situazioni di difficoltà, Sinti e Rom e profughi. Le direttrici dell’Ufficio anziani e distretti sociali, Brigitte Waldner, e dell’Ufficio tutela dei minori ed inclusione sociale, Petra Frei, hanno illustrato le situazioni di partenza nei rispettivi settori di competenza. Il ricercatore dell’Eurac, Peter Decarli, hanno svolto quindi un raffronto a livello internazionale ed italiano in merito ai temi dell’impoverimento della popolazione e dell’emarginazione sociale. Dai dati esposti è emerso che in Alto Adige il rischio di impoverimento è ai livelli più bassi in Italia, ma anche nella nostra provincia (anche se in misura minore rispetto al resto del Paese) negli ultimi 10 anni la percentuale di coloro che sono esposti al rischio di impoverimento e di emarginazione sociale è aumentata.
Già prima dell’incontro i partecipanti al workshop avevano preso parte ad un’indagine, svolta dall’Eurac, che accompagna la stesura del Piano sociale provinciale. Dall’indagine svolta dalla ricercatrice dell’Eurac, Ines Simbrig, è emerso che dovrebbe essere ulteriormente sviluppata l’offerta di prestazioni nel campo della consulenza e dei servizi. È stato inoltre espresso l’auspicio di una maggiore attività a livello provinciale nel settore della prevenzione. Questa ed altre proposte verranno ulteriormente discusse ed infine confluiranno nel testo definitivo del Piano sociale provinciale.