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Kompatscher a Roma: approvate due norme di attuazione
La prima norma di attuazione approvata oggi (23 settembre) dal Consiglio dei ministri a Roma, prevede che la raccolta della dichiarazione di appartenenza ai gruppi linguistici in Alto Adige continuerà ad aver luogo ogni dieci anni. Poiché il censimento, che ha luogo ogni dieci anni, è stato abolito a livello statale, la base giuridica per la raccolta della dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico doveva essere ripristinata con un apposito provvedimento attuativo. "L’approvazione di questa norma garantisce che la dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico possa continuare a essere raccolta. Ciò è importante affinché gli strumenti di tutela della nostra Autonomia continuino a funzionare", ha affermato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, che ha partecipato alla seduta del Consiglio dei ministri.
In secondo luogo, questa disposizione di attuazione prevede che in futuro la dichiarazione e la consegna della dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico possano essere effettuate in forma digitale. I dettagli devono essere concordati con il responsabile della protezione dei dati. "In ogni caso, si tratta di una semplificazione delle procedure per la popolazione", ha detto Kompatscher. Inoltre, questa norma introduce un ulteriore livello di riconoscimento dell’attestazione della conoscenza linguistica. La conoscenza di una lingua è riconosciuta se si può dimostrare di aver conseguito una laurea in tale lingua senza dover sostenere un ulteriore esame.
Medici con contratto a tempo determinato: ulteriori due anni per acquisire il bilinguismo
La seconda norma di attuazione approvata oggi riguarda la certificazione del bilinguismo per i medici della sanità pubblica assunti con contratto a tempo determinato. Di norma, questo non può superare i tre anni. Se durante questo periodo non è stata ottenuta l’attestazione di bilinguismo richiesta, il contratto può ora essere prorogato per un massimo di altri due anni fino al raggiungimento del livello A e successivamente potrà quindi essere stipulato un contratto a tempo indeterminato. "Questa disposizione garantisce che non si verifichi un’immediata carenza di medici a causa della cessazione improvvisa dei contratti di lavoro nel servizio sanitario pubblico", afferma con soddisfazione il presidente Kompatscher.
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