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Nuove regole per le opere stradali: focus sulla sostenibilità
La Giunta provinciale ha approvato questa settimana le nuove linee guida per la progettazione e la costruzione di strade, introducendo importanti cambiamenti orientati a una mobilità sostenibile e sicura. I dettagli delle nuove linee guida sono stati presentati oggi (venerdì 28 gennaio) a Bolzano dall'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider, dal direttore di dipartimento Infrastrutture e Mobilità Martin Vallazza, dal direttore di ripartizione Infrastrutture Valentino Pagani e dal direttore di ripartizione Servizio strade Philipp Sicher. "Vogliamo adottare un nuovo approccio e pianificare la mobilità in modo integrato, anche nel settore delle strade – ha sottolineato l'assessore Alfreider –. I costi e gli effetti sull'ambiente dovrebbero essere ridotti al minimo prendendo in considerazione tutte le forme di mobilità e la loro interconnessione".
Spazio, paesaggio e diverse forme di mobilità
Secondo l'assessore Alfreider gli obiettivi da perseguire sono tre. La protezione dello spazio e del paesaggio, utilizzando meno spazio possibile e costruendo in modo da salvaguardare al meglio il paesaggio. La considerazione di diverse forme di mobilità con particolare attenzione ai pedoni e ai ciclisti. Un servizio di lunga durata abbinato all'uso di materiali locali e riciclabili. Per i regolamenti sono state utilizzate le nuove possibilità giuridiche nazionali afferenti al settore, in particolare per promuovere la sostenibilità. Come esempio, Alfreider ha citato le piste ciclabili sui passi dolomitici, che ora non devono più essere trattate come un'infrastruttura separata ma possono essere integrate direttamente nella strada.
Vallazza: "Attenzione agli attraversamenti e alla mobilità sostenibile"
“Le diverse forme di mobilità vanno pianificate fin da subito e poi costruite” ha sottolineato il direttore di dipartimento Infrastrutture e Mobilità Vallazza. A tal fine dovrebbe essere data visibilità agli utenti della strada più deboli agli incroci e agli attraversamenti e alle nuove forme di mobilità come, ad esempio, i mezzi a mobilità elettrica. È importante utilizzare le risorse finanziarie disponibili in modo efficiente e pianificare in anticipo, ha ricordato Vallazza, il quale ha elogiato la collaborazione tra le Ripartizioni provinciali nel processo di revisione delle norme. Quindici anni di esperienza confluiscono nelle nuove linee guida, ha riferito il direttore di ripartizione Infrastrutture Pagani, che già nel 2006 aveva coordinato il gruppo di lavoro e contribuito alla stesura dei regolamenti. Pagani ha sottolineato la necessità di una crescente attenzione alla progettazione sostenibile, citando il concetto di gestione del ciclo di vita, che considera l'impatto della struttura sul paesaggio e sull'ambiente durante e dopo la costruzione. Un'altra novità è il modello BIM per la progettazione, che riunisce tutti i dati sul progetto ed è disponibile digitalmente per tutti coloro che lavorano al progetto. Tutti i dettagli importanti, che i progettisti dovranno conoscere in futuro, saranno comunicati in una conferenza a maggio, ha annunciato Pagani.
Materiali nuovi sono necessari alla qualità
Al Servizio strade provinciale competono oltre 2.800 chilometri di strade provinciali e nazionali. Secondo il direttore di ripartizione Servizio strade Sicher è importante“ prestare ancora più attenzione alla loro durabilità, al fine di ridurre i costi e poter beneficiare di tali infrastrutture più a lungo”. Per dare maggiore durabilità alle strade servono materiali nuovi, ad esempio uno strato portante cementizio. "Il carico effettivo detta la natura della strada, in termini di materiali di costruzione e di strati, questo è ciò a cui dobbiamo guardare” ha detto Sicher. Anche aspetti come drenaggio e prosciugamento sono presenti, per la loro particolare importanza, nella guida di progettazione.
Le principali novità in dettaglio
Al Capo II del testo contenente le nuove linee guida approvate martedì dalla Giunta provinciale sono stati inseriti gli aspetti generali per una mobilità compatibile, integrata e sicura. Secondo l'articolo 5, si tratta di privilegiare i sistemi intermodali e gli hub e di studiare il rifornimento di sistemi di guida a basse emissioni con elettricità, idrogeno, metano. Bisogna trovare una soluzione equilibrata tra la mobilità necessaria e le risorse disponibili. Inoltre, nelle aree urbane, la precedenza deve essere data agli utenti della strada più deboli, come le persone con disabilità, i pedoni o i ciclisti (articolo 6). Per valutare la sicurezza, devono essere presi in considerazione sia i parametri oggettivi (statistiche degli incidenti, ecc.) che il criterio della sicurezza percepita (pedoni, ciclisti) (articolo 7). I criteri per la progettazione sostenibile sono regolati nella terza sezione, CAPO III, e definiscono, secondo l'articolo 8, che la valutazione della sostenibilità prende in considerazione il trasporto e la produzione di materiali edili così come la logistica e il trasporto durante la fase di costruzione. Inoltre, secondo l'articolo 9, il coordinamento con il cliente avviene con metodi digitali specifici secondo il metodo di lavoro Building Information Modelling (BIM).
Protezione per i ciclisti e pedoni incrementata
Nella quarta sezione, Capc IV, dedicata alle strade è stata introdotta una sezione tipo con corsia di sorpasso (articolo 17). Inoltre, la misura e la disposizione degli attraversamenti pedonali, nelle immediate vicinanze delle fermate degli autobus, sono state recentemente regolamentate secondo l'articolo 42 con un'attenzione particolare alla sicurezza; così come la corretta guida in rotatoria sulle piste ciclabili (articolo 47). Il monitoraggio e controllo è stato aggiornato nella sesta sezione. L'utilizzo del metodo BIM per le gallerie è stato prescritto nella settima sezione, dove è stato introdotto anche il funzionamento di impianto radio, ricezione radiofonica e telefonia mobile. Una sezione importante delle nuove linee guida riguarda i percorsi pedonali e le piste ciclabili. La mobilità ciclistica è stata inserita nelle linee guida come una componente fondamentale della politica dei trasporti. Tutte le forme di mobilità devono essere prese in considerazione nella pianificazione e nella realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto. La mobilità elettrica deve essere presa in considerazione nel dimensionamento delle piste ciclabili. È stata introdotta una corsia di protezione per il traffico di biciclette, così come 3 tipi di corsie ciclabili (corsia ciclabile RS, corsia ciclabile quotidiana RA, corsia ciclabile ricreativa RF) con rispettivi criteri minimi. Altri punti per la promozione della mobilità ciclabile sono: manutenzione annuale delle piste ciclabili ad uso quotidiano e delle piste veloci, illuminazione dei luoghi pericolosi, priorità per le biciclette e la separazione spaziale dei marciapiedi nelle piste ciclabili veloci nonché la separazione tra piste ciclabili e strade trafficate. Le corsie preferenziali per le biciclette sono state introdotte di recente anche sui passi di montagna, predisponendo la disposizione parallela di corsie ciclabili per le biciclette che viaggiano in salita. Per quanto riguarda i marciapiedi, la larghezza minima dovrà essere aumentata se vi è una comprovata necessità. In caso di percorso pedonale notevolmente ridotto o assente su un tratto lungo, questo dovrà essere giustificato e approvato dall'organismo responsabile atto all'autorizzazione del progetto.
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