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Trattamento dei fanghi: via libera alla valutazione ambientale

Via libera della Giunta alla valutazione di impatto ambientale per il centro per il trattamento dei fanghi dell'Alto Adige che sorgerà presso l’impianto depuratore IDA Tobl a San Lorenzo di Sebato.

L’iter per il progetto che prevede la realizzazione del nuovo impianto per il trattamento dei fanghi dell'Alto Adige è stato avviato lo scorso 2 maggio a seguito del via libera della Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore all’ambiente Giuliano Vettorato. Il nuovo impianto, come noto, sorgerà presso il depuratore IDA Tobl a San Lorenzo di Sebato e fungerà da centro unico per il trattamento di tutti i fanghi prodotti nei depuratori pubblici della provincia. Oggi (12 aprile) l’esecutivo, sempre su proposta dell’assessore competente Giuliano Vettorato, ha approvato la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) presentata da IDA Pusteria, gestore dell’impianto di depurazione acque di San Lorenzo e dell’impianto esistente di essicazione e incenerimento fanghi di depurazione esistente. L'incenerimento dei fanghi di depurazione è una tecnologia già approvata e utilizzata a livello provinciale – sottolinea l’assessore Vettorato - per il dimensionamento dell'impianto progettato è stato considerato che la quantità di fanghi di depurazione prodotti continuerà ad aumentare, a causa della crescita del turismo e della popolazione, oltre all'apertura e l'espansione delle industrie esistenti. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità del rifiuto finale, in modo da smaltirlo correttamente o riutilizzarlo in maniera ecocompatibile. In seguito al trattamento termico dei fanghi - sottolinea Vettorato - è intenzione della Giunta recuperare il fosforo contenuto attraverso particolari processi chimici per metterli nuovamente a disposizione dell'agricoltura.”

Ora Il progetto esecutivo dell’impianto, programmato per un volume annuo massimo di 72.000 tonnellate di fanghi di depurazione, sarà presentato alla Conferenza dei servizi in materia ambientale per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale. Il nuovo impianto accetterà solo fanghi disidratati e sostituirà quello esistente costruito nel 2006.


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