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Bacini montani: straripati il rio Freddo ed il rio Sciliar

Temporali con forti piogge hanno provocato lo straripamento del rio Freddo e del rio Sciliar a partire dalle 21 di ieri. I Bacini montani hanno iniziato a ripristinare le aree danneggiate.

Temporali con forti piogge sono caduti ieri dalle ore 21,00 sino all'una di notte di oggi (7 settembre) sull'area dello Sciliar. A Fiè allo Sciliar la quantità di pioggia è stata di 81 litri per metro quadrato, secondo il Centro funzionale provinciale della Protezione civile.
A causa di queste grandi quantità di pioggia, il livello dell'acqua nel rio Freddo a Siusi nel Comune di Castelrotto e nel rio Sciliar a Umes nel comune di Fiè è rapidamente aumentato in maniera considerevole. Il rio Freddo, riferisce Hansjörg Prugg, dell'Ufficio sistemazione bacini montani Sud, ha trasportato detriti e fango fino all'Isarco, il bacino di ritenzione presso Villa Ausserer è pieno di materiale trasportato dalla corrente e la strada per Bagni di Razzes è ostruita dai detriti. L'alluvione ha causato danni anche alla funivia per il trasporto di materiali al Rifugio Schlernbödele.

Anche il rio Sciliar a Umes è straripato in vari punti ed ha raggiunto in parte il maso Schlernmüller. Ieri sera alle ore 21,30 sono immediatamente iniziate le operazioni di sgombero e di messa in sicurezza che sono proseguite sino a notte fonda. Oggi proseguono le misure urgenti per le quali è previsto un importo di 700.000 euro.


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