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Il monitoraggio del Rio Gadria in Val Venosta: convegno il 21 ottobre
Le colate detritiche costituiscono da sempre uno dei principali pericoli naturali nel territorio montano e l’estesa urbanizzazione delle conoidi avvenuta negli scorsi decenni ha notevolmente aumentato il rischio associato a tali fenomeni. In aggiunta, i cambiamenti climatici in atto potrebbero rendere le colate detritiche più frequenti e intense nei prossimi anni.
Nel 2011 l’Agenzia per la Protezione Civile in collaborazione con la Libera Università di Bolzano (Facoltà di Scienze e Tecnologie) ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto per la Ricerca sulla Protezione Idrogeologica di Padova), ha realizzato un sito di monitoraggio delle colate detritiche sul rio Gadria, in alta Val Venosta; più recentemente si sono unite altre importanti università, in primis la BOKU di Vienna e l’Università di Bologna.
Nel decennio 2011-2021 il sito del Gadria ha permesso di acquisire importanti conoscenze sull’innesco, la propagazione e le forze di impatto delle colate detritiche, fondamentali sia per la ricerca scientifica che per gli enti che devono gestire il rischio idro-geologico.
Allo scopo di riassumere e divulgare i risultati finora conseguiti, viene quindi organizzato un convegno che si svolgerà
venerdì 21 ottobre,
alle ore 9,30,
presso la Libera Università di Bolzano.
È prevista una sessione mattutina di interventi orali ed una sessione pomeridiana di discussione sulla gestione dei processi di colata detritica (monitoraggio, allerta, opere strutturali).
Giovedì 20 ottobre, dalle ore 10 alle 17, verrà organizzata un’escursione alla stazione di monitoraggio del Gadria, tra Lasa e Silandro, in Val Venosta.
Al seguente link il programma dettagliato delle due giornate.
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