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Modifiche ai criteri di finanziamento dei rifugi alpini privati
La Provincia sostiene finanziariamente i rifugi alpini privati. Dopo una revisione dei criteri di finanziamento, oggi (15 novembre) la Giunta provinciale ha approvato una delibera che stabilisce un insieme uniforme di regole per la concessione dei contributi a favore dei rifugi alpini e abolisce i criteri precedenti. “Il sostegno economico viene concesso principalmente per l'ampliamento, la manutenzione e l'arredamento dei rifugi alpini esistenti e per la costruzione e la manutenzione di teleferiche per materiali, con un contributo che va dal 40 al 60 per cento della spesa ammessa, per un massimo di 600.000 euro", spiega l'assessore provinciale al Turismo, Arnold Schuler.
La novità è che le domande di finanziamento devono essere presentate entro il 30 settembre di ogni anno: una condizione che agevola la certezza di pianificazione per entrambi gli attori coinvolti. In casi particolari di emergenza, è possibile richiedere sovvenzioni straordinarie in qualsiasi momento fino ad un massimo di 25.000 euro di spesa ammessa. Le suddette misure sono riconosciute come contributi per lavori di riparazione urgenti e improrogabili, necessari per la ripresa immediata dell'attività del rifugio in seguito ad un evento straordinario.
In Alto Adige ci sono in totale 96 rifugi alpini, di cui 46 sono privati, 24 sono di proprietà della Provincia e i restanti appartengono all'AVS (10) e al CAI (16). A seconda dell'altitudine e dell'accessibilità, i rifugi alpini sono suddivisi in tre categorie. Nella categoria I rientrano i rifugi collocati alle maggiori altitudini e di più complessa raggiungibilità. Questi ricevono i sussidi più elevati. "In questo modo l'obiettivo è quello di valorizzare le caratteristiche dei rifugi delle nostre montagne e di garantirne la continuità", ha affermato l'assessore provinciale competente Schuler.
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