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Cultura e giovani: prestigioso riconoscimento per Weigh Station e Drin
Oggi (14 dicembre) il Coworking DRIN e Weigh Station, due realtà sostenute dall’Ufficio politiche giovanili della Provincia di Bolzano, hanno accolto una delegazione di operatori della cultura e funzionari della pubblica amministrazione trentina, partecipanti ad un progetto co-organizzato da tsm-Trentino School of Management e dal Centro OCSE di Trento sul potenziamento del settore culturale e creativo in Trentino.
DRIN e Weigh Station sono stati scelti, assieme alle Serre dei Giardini e a DumBo di Bologna, come i due casi studio e buone pratiche dal carattere esemplare a livello nazionale per quanto concerne il partenariato tra pubblico e privato.
"Un plauso al lavoro dei funzionari della cultura e nella fattispecie delle politiche giovanili che negli ultimi anni hanno dato grande respiro a chi sul territorio voleva promuovere la cultura e la socialità in modo virtuoso. I miei complimenti vanno inoltre a due realtà come Drin e Weigh Station, due eccellenze divenute modelli di studio a livello nazionale" ha sottolineato l’assessore alla cultura in lingua italiana, Giuliano Vettorato.
Fare rete sul territorio
DRIN, in Corso Italia 34, è uno spazio gestito dall’Ufficio politiche giovanili che ha aperto a novembre 2019 ed è subito diventato un co-working pensato per giovani creativi che intendono fare rete, stringere collaborazioni e intraprendere percorsi di sviluppo d’impresa nell’ambito della produzione culturale e creativa. Weigh Station è un’associazione che ha la sua sede presso Casa della Pesa, nel centro storico di Bolzano. Dal 2020 la casa è diventata il centro culturale denominato “Waag” che riunisce diverse istituzioni e realtà culturali. Weigh Station nasce per attrarre e promuovere una community di giovani professionisti della cultura e delle creatività che operano in Alto Adige.
“Aprire le politiche giovanili allo sviluppo delle nuove professionalità in campo culturale è stata un'idea vincente. DRIN e Weigh Station, molto prima che il tema delle imprese culturali diventasse comune nel discorso pubblico, hanno saputo parlare ad un target che si trovava allora senza interlocutori, quello dei professionisti in partita iva in ambito culturale e creativo, dando vita a nuove sinergie tra le realtà e generando impatti positivi ed inediti sul territorio", ha evidenziato Claudio Andolfo, direttore dell’Ufficio politiche giovanili.
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