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Giunta: ok alla firma di due contratti dei dirigenti
Oggi, martedì (25 luglio 2023), la Giunta ha approvato formalmente il nuovo contratto collettivo intercompartimentale per il personale dirigente per il triennio 2020-2022. Via libera anche al contratto collettivo provinciale per i dirigenti scolastici e per gli ispettori delle scuole elementari, medie e superiori dell'Alto Adige per il triennio 2022-2024 per quanto riguarda la quota 2 dell'indennità di bilinguismo.
La Giunta ha quindi autorizzato il presidente e i componenti dell’Agenzia provinciale per le relazioni sindacali a firmare definitivamente i corrispondenti contratti collettivi già prefirmati. Prima di ciò devono essere trasmessi alla Corte dei Conti i contratti con la relazione tecnico-finanziaria e le relative relazioni (rapporti positivi del Collegio dei Revisori dei conti). Il Ministero dell'Istruzione e del Merito deve essere inoltre consultato per il contratto del personale dirigente scolastico.
Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, che ha presentato oggi alla Giunta il contratto collettivo per i dirigenti pubblici, vede in questo un ulteriore importante passo nell'attuazione della legge provinciale n. 6/2022, con la quale "è stato introdotto a livello provinciale un nuovo sistema per tutti i dirigenti della Pubblica amministrazione, a partire dall'Amministrazione provinciale, quindi per l’Azienda sanitaria e le Comunità comprensoriali fino all'Ipes ed alle residenze per gli anziani". Il presidente ha ricordato oggi che la bozza del nuovo contratto collettivo per i dirigenti è stata firmata dai sindacati il ¿¿19 luglio 2023, quasi esattamente un anno dopo l'approvazione della nuova legge sui dirigenti.
"In linea con la nuova legislazione provinciale, il nuovo contratto collettivo rafforza i dirigenti e dà loro maggiori responsabilità", ha sottolineato oggi il presidente. Separa chiaramente politica e amministrazione e distingue tra attività operative e strategiche. Il contratto contiene le norme generali sul contratto di lavoro, il periodo di prova, gli incarichi dirigenziali, la valutazione, l’aggiornamento professionale, il regolamento mensa e anche le disposizioni sulla cessazione del rapporto di lavoro e la risoluzione. L'obbligo di lavoro settimanale sarà aumentato dalle attuali 38 ore a 40 ore settimanali, la retribuzione è “onnicomprensiva”, cioè non ci sono più ore di straordinario, nessuna indennità specialistica e nessun'altra indennità aggiuntiva. "Stiamo inoltre rafforzando l'attenzione sul raggiungimento degli obiettivi definiti e concordati e sulla ponderazione e il riconoscimento di prestazioni e guadagni fino al 20 per cento della remunerazione totale", ha affermato il presidente Kompatscher, competente anche per il settore del Personale provinciale.
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