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Pari opportunità: premi alle "Dispensatrici di coraggio"
Oggi, in occasione della Giornata internazionale delle bambine (11 ottobre), sono stati assegnati a Bolzano premi incentivanti per elaborati scientifici sul tema delle pari opportunità e delle questioni di genere. "La discriminazione avviene ovunque e ogni giorno", ha sottolineato Ulrike Oberhammer, presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità. L'istruzione è un'importante protezione contro la discriminazione, ed è per questo che Oberhammer ha descritto le vincitrici di quest'anno come "importanti esempi e dispensatrici di coraggio". Anche Donatella Califano, vicepresidente della Commissione provinciale, ha elogiato l'impegno di tutte coloro che hanno presentato i propri elaborati scientifici e ha fatto riferimento alla diversità degli argomenti. Complessivamente sono stati valutati nove elaborati, presentati da studenti di sette università, ha riferito Marlene Messner, presidente della commissione di valutazione. Anche il presidente della Provincia si è detto soddisfatto della varietà proposta e ha invitato le vincitrici a non perdere mai di vista le pari opportunità e le pari possibilità. La presidente della Libera Università di Bolzano, Ulrike Tappeiner, ha incoraggiato le studentesse a rimanere attive nella scienza, perché: "The world needs science and the science needs women" (Il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne), ha sottolineato Tappeiner.
Focus su salute e sociale
I premi di quest'anno per gli elaborati scientifici coprono numerose tematiche. Il primo premio è stato assegnato a Daniela Negra di San Lorenzo di Sebato. Nella sua tesi di laurea, presso l'Università di Medicina di Innsbruck, ha affrontato il tema dell'endometriosi, una malattia che colpisce circa il dieci per cento delle donne, causando loro forti dolori. Grazie al suo studio, Negra ha potuto contribuire a "migliorare le condizioni e i trattamenti delle donne che soffrono di endometriosi, contribuendo così anche alla sensibilizzazione e all'educazione sociale e medica", ha sottolineato Ulrike Spitaler. Anche Hannah Lechner, di Prato allo Stelvio, ha trattato un argomento medico nella sua tesi, ma da una prospettiva linguistica: "Vuoi una pelle liscia senza imperfezioni. La costruzione discorsiva del 'problema cellulite'" è il titolo della tesi di Lechner, presentata all'Istituto di Linguistica della Facoltà di Studi Filologici e Culturali dell'Università di Vienna. Partendo da un'esperienza personale, la studentessa ha proposto un'analisi critica "mettendo così in discussione il potere che detta come dovrebbe essere il corpo e come le persone si relazionano con il proprio corpo", ha spiegato Magdalena Janka. Lechner ha decisamente convinto la commissione di valutazione attraverso la sua analisi, l'attualità dell'argomento e la competenza linguistica utilizzata. Il terzo premio spetta a Sara Degli Agostini di Laives e al suo lavoro su "Relazioni tra specismo e discriminazione di genere", presentato al Dipartimento di Sociologia dell'Università di Trento. Donatella Califano, a nome della relatrice Rosanna Oliveri, ha sottolineato in particolare l'approccio del lavoro, secondo il quale la valida interpretazione del materialismo storico viene messa in discussione da una prospettiva ecologica e femminista e allo stesso tempo viene fornita una base filosofica per l'azione sociale e politica.
Gli elaborati scientifici vengono valutati ogni anno, con premi in denaro di 2000 euro (3° posto), 2500 euro (2° posto) e 3000 euro (1° posto). Le candidature possono essere presentate da studentesse e studenti che abbiano scritto la propria tesi scientifica su temi di pari opportunità e di genere. Le domande devono pervenire al Servizio donna della Provincia entro la fine di febbraio.
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