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Contrastare la violenza con misure di protezione e prevenzione
"La violenza non è mai una questione privata. Per questo siamo tutti chiamati a creare condizioni migliori per le donne che cercano protezione. Dobbiamo anche lavorare sulle misure di prevenzione, affinché non sussista la violenza", ha ribadito l’assessora provinciale Waltraud Deeg. Non solo in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne di domani: è sempre importante non chiudere gli occhi di fronte a questa tematica, ma affrontarla in diversi modi. La legge provinciale "Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e di sostegno alle donne e ai loro figli e figlie", in vigore dalla fine del 2021, ha creato una nuova base giuridica per ampliare ulteriormente le misure di protezione delle vittime, ma anche il lavoro di prevenzione contro gli autori di violenza.
A fine gennaio è stato approvato dalla Giunta provinciale il Piano provinciale triennale a contrasto della violenza di genere. In seguito, diversi gruppi di lavoro hanno avviato i propri lavori per seguire diversi aspetti: ad aprile, ad esempio, è stato attivato il “Tavolo tematico sulla tutela delle donne con background migratorio vittime di violenza” e, sempre ad aprile, è stato presentato il nuovo logo da parte della Rete provinciale dei servizi Casa delle donne (comunicato ASP).
Con la firma del Protocollo d’intesa "Zeus", è stato avviato con la Questura di Bolzano e la Consulenza uomini della Caritas della Diocesi di Bolzano-Bressanone, un programma che prevede misure rivolte agli autori di violenze. Attualmente è attivo anche il gruppo di lavoro per la creazione di linee guida per gli interventi con gli autori di violenza di genere. In primavera sono state finalizzate le linee guida per le misure di protezione dei minori che hanno assistito alla violenza. Queste sono state poi trasmesse nei corsi di formazione per i dipendenti dei distretti sociali. A breve saranno discussi in Giunta provinciale anche i criteri per l’accesso al fondo di solidarietà per l'assistenza legale alle donne vittime di violenza e abusi. Dal 1° gennaio 2024, le donne vittime di violenza potranno richiedere ai distretti sociali il contributo di solidarietà per il patrocinio legale.
Il protocollo “Erika” è attivo dal dicembre 2020: le donne che chiedono "Erika" al pronto soccorso di un ospedale altoatesino ricevono sostegno e consulenza in uno spazio protetto, lontano dall'autore della violenza. Il personale ospedaliero viene sensibilizzato e formato per riconoscere questa situazione e agire di conseguenza: negli ultimi tre anni, 126 dipendenti hanno ricevuto un totale di 188 ore di formazione. La Provincia offre sostegno anche attraverso le Case delle donne e i Centri antiviolenza, che quest'anno riceveranno un finanziamento di 2,5 milioni di euro.
L'aiuto è disponibile qui
Le donne che vivono situazioni di violenza in Alto Adige possono accedere ai servizi dei cinque Servizi Case delle donne di Bolzano, Merano, Brunico e Bressanone. Qui le vittime di violenza ricevono sostegno, consulenza e orientamento.
I seguenti numeri verdi sono disponibili 24 ore su 24:
Centro antiviolenza e Casa delle donne a Bolzano: 800 276 433
Centro antiviolenza e Casa delle donne a Merano: 800 014 008
Centro antiviolenza e Casa delle donne a Bressanone: 800 601 330
Disponibilità telefonica a orari fissi:
Alloggi protetti di Bolzano: 800 892 828 (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dal lunedì al giovedì dalle 13.30 alle 17.00).
Centro antiviolenza e Alloggi protetti a Brunico: 800 310 303 (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.00).
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