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In arrivo legge provinciale sul sostegno nei casi di abuso sessuale
BOLZANO (USP). La violenza assume molte forme e non è mai una questione privata. Come proteggere al meglio le persone dalla violenza, soprattutto quella sessuale, è di primaria importanza per la società. Il tema degli abusi sessuali è stato affrontato di recente anche dal regista Georg Lembergh, nel film “(K)Einen Ton sagen”, presentato in anteprima ieri (6 novembre) a Bolzano. Rosmarie Pamer, assessora provinciale alla Coesione sociale, ha partecipato alla proiezione e al successivo dibattito. “Sono rimasta molto colpita e ringrazio Georg Lembergh per il suo coraggio e per la sensibilità con cui ha affrontato questo tema così delicato”, le parole della vicepresidente Pamer.
L'Ufficio per la Tutela dei minori e l'inclusione sociale si occupa di questo tema da tempo. E, nell'autunno dello scorso anno, è stato incaricato di redigere un disegno di legge articolato che affronti la questione degli abusi sessuali a 360 gradi e che prenda in considerazione diversi aspetti (come la gestione e l'interfaccia tra le singole istituzioni). La prima bozza di testo sarà presentata al tavolo tecnico competente.
“Per molti anni, decenni, le persone hanno chiuso un occhio sugli abusi sessuali. Questo proteggeva i colpevoli, mentre le vittime di abusi non venivano sostenute. Ora vogliamo cambiare la situazione con un dispositivo normativo di ampio respiro. Quindi, non solo stiamo lavorando intensamente sul testo, ma stiamo sostenendo finanziariamente le iniziative che mirano a denunciare gli abusi e a supportare le vittime”, aggiunge l'assessora Pamer.
Il progetto cinematografico di Georg Lembergh e la sua grande popolarità hanno dimostrato che c'è un'urgente necessità di agire. Uno studio sulla violenza sessuale in Alto Adige, realizzato dall'Università di Innsbruck in collaborazione con l'Università di Luneburgo (Germania) e un progetto dell'Università di Trento in collaborazione con Medica mondiale, il Museo delle Donne di Merano e il Forum Prevenzione sulle “Conseguenze transgenerazionali della violenza contro le donne e le ragazze in Alto Adige” sono stati finanziati dall'Ufficio per la Tutela dei minori e l'inclusione sociale.