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Educazione permanente, modificati i criteri per i vantaggi economici
BOLZANO (USP). La Giunta provinciale ha approvato oggi (12 novembre), su proposta del vicepresidente della Provincia e assessore alla Cultura italiana, Marco Galateo, i nuovi criteri per l’attribuzione di vantaggi economici per la promozione dell’educazione permanente e per lo sviluppo del sistema di biblioteche pubbliche del gruppo linguistico italiano. Le modifiche sono simili a quelle già approvate anche per le associazioni culturali e le politiche giovanili.
“Il programma di coalizione prevede infatti, tra i suoi punti chiave, la semplificazione dei procedimenti della pubblica amministrazione, con vantaggi sia per le organizzazioni che per la cittadinanza, la promozione della cultura e dell’educazione permanente”, spiega lo stesso vicepresidente Galateo.
La necessità di rendere più chiari i criteri vigenti è emersa da un confronto con il Centro servizi per il Volontariato Alto Adige (ODV). Novità, a partire dai contributi ordinari dell’Ufficio Cultura del 2025, è la completa digitalizzazione delle domande, che garantirà tempi più rapidi. Attenzione alle nuove generazioni, che i nuovi criteri invitano a coinvolgere nella coprogettazione delle iniziative, e all’accessibilità di tutte le strutture culturali.
Per le associazioni è stato ridotto il numero minimo dei soci (da 9 a 5) necessari per poter accedere al contributo pubblico. Tutti i pagamenti dovranno essere effettuati con modalità tracciabili. I vantaggi economici integrativi possono essere concessi anche per iniziative che non erano state inserite nella domanda di contributo ordinario ed anche per quei soggetti che godono di un’assegnazione. Viene ripristinato il numero minimo di 8 partecipanti ai corsi di educazione permanente, con diminuzione temporanea a 5 fino al 31.12.2026. È stato precisato che possono beneficiare di contributi per investimenti solo i soggetti che già ricevono un contributo ordinario per attività o un’assegnazione. È stata rivista la modalità di calcolo dell’indennità di direzione tenendo conto della legge provinciale sulla dirigenza. In caso di pregresse difficoltà di rendicontazione, mancato rispetto dei piani di rientro da deficit o irregolarità nei versamenti dei contributi del personale (DURC negativo), la valutazione sull’opportunità di ridurre o sospendere la liquidazione delle anticipazioni ai soggetti beneficiari è in capo all’Ufficio provinciale competente.