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Accordo quadro col Viminale e Conferenza provinciale sulla sicurezza
BOLZANO (USP). Si è tenuta oggi (14 novembre) al NOI Techpark di Bolzano la Conferenza provinciale sulla sicurezza 2024. Le competenze sussidiarie delle polizie locali nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, il tema al centro dell’evento. Il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, ha portato in apertura i saluti istituzionali della città e di tutta la cittadinanza. All’incontro hanno preso parte il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, l’assessora provinciale alla Sicurezza e prevenzione della violenza Ulli Mair e il presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer. Prima dell'evento si è tenuto, al Commissariato del governo, il Comitato di sicurezza con la sottoscrizione della Convenzione quadro sulla sicurezza a firma del presidente Kompatscher e il ministro dell’Interno Piantedosi.
“La Provincia è costantemente impegnata a migliorare la sicurezza delle persone che abitano nel nostro territorio, sostenendo gli enti e le istituzioni competenti in questo ambito”, ha dichiarato il presidente Kompatscher. “E proprio in questo perimetro si colloca la Convenzione quadro sulla sicurezza firmata oggi al Commissariato del Governo con il ministro dell’Interno Piantedosi. Un accordo che prevede ulteriori forme di collaborazione, per dare risposte concrete e mirate sulla sicurezza. Un tema molto sentito nella nostra Provincia. Così da rispondere con efficacia e adeguatezza alle istanze dei cittadini. In quanto, sicurezza e ordine pubblico necessitano di collaborazione sinergica. Di un approccio corale. La sicurezza è un tema comune. Di tutti noi. Che coinvolge il senso civico di tutta la cittadinanza”.
Convenzione quadro sulla sicurezza
"L’accordo sottoscritto dalla Provincia autonoma di Bolzano e il Ministero dell’Interno riguarda importanti punti sulla sicurezza del territorio e le Forze dell’ordine a livello locale", ha aggiunto Kompatscher. "L’accordo prevede la possibilità di attuare misure finalizzate ad aumentare la sicurezza, anche quella percepita dai cittadini, e prevenire situazioni di violenza in ambito pubblico". Ad esempio, attraverso l’attribuzione di ulteriori mansioni alla Polizia locale. La messa a disposizione temporanea di personale provinciale alla Questura di Bolzano per contribuire a gestire urgenze dell’Ufficio passaporti. L’acquisto di materiale da parte della Provincia a favore della Questura di Bolzano e del Comando provinciale Carabinieri. La messa a disposizione del personale delle Forze dell’ordine per attività di consulenza e formazione per studenti e studentesse, personale provinciale e Polizie locali. E il sostegno alle esigenze abitative delle Forze dell’ordine operanti nel territorio.
"La visita del ministro dell'Interno Piantedosi alla prima Conferenza sulla sicurezza, nell'ambito del programma di governo provinciale, è perfettamente in linea con il nostro piano di potenziamento completo della polizia locale ed è una pietra miliare della nostra politica sulla sicurezza”, ha affermato l’assessora alla Sicurezza e prevenzione della violenza Ulli Mair. “Ora vogliamo tracciare la strada per una polizia locale coordinata a livello provinciale, uniformemente addestrata e ben equipaggiata, in stretta sinergia con le Forze dell’ordine. I necessari adeguamenti normativi, che sono attualmente in fase di trattativa anche a livello nazionale, dovranno essere concepiti in modo tale da sostenere questo obiettivo nel miglior modo possibile. E il ministro dell’Interno Piantedosi è un prezioso interlocutore a tal riguardo”.
L’accordo è un “cappello istituzionale” di primaria importanza per la valorizzazione della Polizia locale.
“L’implementazione delle competenze della Polizia locale nel mantenimento dell'ordine pubblico e della sicurezza è un tema che sta a cuore a tutti noi, sindache e sindaci", ha detto il presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer. "Il sostegno alla cooperazione tra Stato e autorità locali è molto importante. Insieme è possibile creare le condizioni affinché la Polizia locale possa svolgere al meglio il suo importante ruolo nel garantire l'ordine e la prosperità delle nostre comunità. Inoltre, è importante ricordare il tema delle procedure di controllo sulle residenze. Creare le basi giuridiche per permettere ai Comuni controlli incrociati sulle dichiarazioni rilasciate. Infine, l'Anagrafe nazionale della popolazione residente. Portale multiservizi che auspichiamo possa essere disponibile, oltre che in italiano e in inglese, anche in lingua tedesca".
Nel corso del suo intervento il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato che "il degrado urbano, le minacce del crimine, il disadattamento sociale e, più in generale, le diffuse incertezze sui punti di riferimento producono un profondo senso di disagio nella comunità, che a sua volta genera insicurezza collettiva. Ecco allora perché le moderne politiche di sicurezza debbono andare oltre la tradizionale attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali, mirando alla prevenzione del degrado sociale, al miglioramento della qualità della vita, al contenimento delle aree di emarginazione. Per questo è necessario rinnovare l’alleanza tra Sindaci, Autorità di pubblica sicurezza e cittadini, giacché la tutela del bene sicurezza urbana richiede oggi un intervento integrato tra Istituzioni statali e amministrazioni locali, dove accanto al ruolo fondamentale comunque svolto dalle Forze di polizia deve essere valorizzato il contributo delle Polizie locali. Quello del rafforzamento dello status e dei poteri della Polizia locale è un obiettivo comune e fortemente condiviso da questo Governo. Nuovi e innovativi modelli di sicurezza urbana sono in fase di ridefinizione e i relativi percorsi di riforma, unitamente a quelli concernenti la Polizia locale, rappresentano una sfida ambiziosa e cruciale".
ll presidente Arno Kompatscher e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi hanno parlato anche dell'utilizzo delle armi storiche degli Schutzen in occasione delle adunate transfrontaliere. Le armi storiche, con le quali vengono sparate le salve, sono una parte integrante della tradizione tirolese. L'importazione verso l'Italia per le adunate è particolarmente complicata. Per questo motivo Kompatscher ha auspicato una semplificazione delle norme vigenti.