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Dalla Giunta: abbattute le spese per le commissioni sanitarie
Dai 630mila euro del 2011 ai 700mila euro del 2012, per precipitare in futuro sino a 200mila euro. "Con la revisione dei compensi previsti per i membri delle commissioni sanitarie - ha annunciato Durnwalder - riusciremo a raggiungere un risparmio di ben 500mila euro senza intaccare efficienza e funzionalità di questi organi". Per quanto riguarda le commissioni di prima istanza, nominate dall'Azienda sanitaria, i membri dipendenti della stessa azienda subiranno una decurtazione dei compensi pari all'80%, mentre i membri "esterni" vedranno ridursi le proprie indennità del 20%.
In concreto, ciò significa che per i membri interni i compensi per ogni decisione collegiale passano da 13 a 2,6 euro se la riunione ha luogo fuori dall'orario di lavoro, e da 4,5 a 1 euro se invece si svolge durante l'orario di lavoro, mentre per i membri esterni si passa da 13 a 10,4 euro. A questa cifra va poi aggiunto il compenso orario, che sino ad oggi era di 43 euro l'ora, e che in futuro sarà di 8 euro per i membri interni all'Azienda sanitaria e di 34 euro per gli esterni.
Sostanziose le riduzioni anche per quanto riguarda le commissioni di secondo livello, i cui membri vedranno ridursi i compensi del 20%. Per le decisioni collegiali si passa da 26 a 21 euro sia per i membri interni che partecipano a una riunione fuori dall'orario di lavoro, sia per i membri esterni. Se la riunione si svolge invece durante l'orario di lavoro, i membri della commissione dipendenti dell'Azienda sanitaria non ricevono più 8,5 euro, bensì 7 euro. Il compenso orario, infine, passa da 43 a 34 euro, indipendentemente dal fatto che si tratti di membri interni o esterni all'amministrazione sanitaria.