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Strutture di accoglienza per profughi: Stocker informa Appiano
L'ex casa di riposo di Malles, l'ex centro di riabilitazione Salus a Tesimo, le strutture per i lavoratori alla stazione ferroviaria di Merano, un immobile delle suore terziarie a Castelrotto, la casa del pescatore (Fischerhaus) a Vandoies, l'ex caserma Gnutti a Prati di Vizze, la casa San Giuseppe (Josefsheim) di Brunico e la caserma Mercanti di Appiano sono le strutture individuate dalla Giunta provinciale per l'accoglienza dei profughi assegnati in futuro all'Alto Adige. In queste settimane l'assessora Stocker e il direttore della Ripartizione politiche sociali Luca Critelli informano le comunità interessate sul percorso dell'accoglienza in Alto Adige e sulla sistemazione dei profughi nelle località individuate.
Nell'incontro con i rappresentanti di Appiano, tra cui il sindaco Wilfried Trettl, i membri del consiglio comunale e dell'associazionismo locale, Stocker ha informato sulla prevista accoglienza dei richiedenti asilo nella caserma Mercanti: si è parlato dei preparativi sul piano organizzativo e degli interventi di manutenzione edile, ma anche dei timori e delle preoccupazioni della popolazione. "Secondo l'attuale programmazione ad Appiano è prevista l'accoglienza di 50 profughi", ha detto l'assessora. Mentre la Provincia e l'associazione incaricata di gestire la struttura si occupano dell'accoglienza, del soggiorno e dell'accompagnamento dei richiedenti asilo, il Comune e le associazioni sono chiamate a farsi parte attiva soprattutto nel lavoro di integrazione.
"Chiediamo di individuare nel Comune possibilità di lavoro, opportunità di svolgere compiti di utilità sociale e di impegno nel volontariato in cui coinvolgere i profughi. Importante è anche l'organizzazione di corsi di lingua", ha ricordato l'assessora Stocker. Nel periodo di attesa necessario per espletare la richiesta di asilo - di norma dai 12 ai 15 mesi - i profughi potrebbero quindi essere coinvolti in attività a beneficio della comunità e del territorio in cui sono ospitati.
Stocker e Critelli hanno inoltre suggerito l'istituzione di un gruppo di lavoro composto dall'organizzazione incaricata della gestione, dai rappresentanti del Comune e delle associazioni per garantire uno scambio costante di informazioni, raccogliere osservazioni e poter reagire tempestivamente in caso di eventuali problematiche. La realizzazione della struttura per i profughi ad Appiano richiederà ancora qualche tempo: "Come concordato, vogliamo fare i prossimi passi d'intesa con il Comune e informare nel dettaglio anche i cittadini prima dell'arrivo dei profughi", ha concluso Stocker.